Una cornice aggettante definisce la famiglia di porte a battente Entre-Deux, disegnata da Alfonso Femia per Albed. Lo stipite, infatti, è progettato come un elemento che si proietta nello spazio, su uno solo o entrambi i lati: diventa uno strumento dedicato all’architettura di interni, un volume attraverso il quale comporre gli spazi, separandoli e allo stesso tempo incentivando la loro continuità. Dalla sezione rastremata, può essere realizzato in alluminio 100% riciclabile con sei differenti finiture a catalogo, o in altri materiali quali legno o pietra, su misura nelle dimensioni e realizzabile in altezza fino a soffitto (con un massimo di 300 cm), con possibilità di integrare una sorgente led per segnare con la luce l’ambito di passaggio. Anche il pannello porta è completamente personalizzabile: apribile a 180°, può essere posto in mezzeria o in corrispondenza di uno dei telai sporgenti, ed è disponibile in un’ampia gamma di finiture che comprendono vetro trasparente, colorato, retrolaccato lucido o satinato, riflettente, valorizzato dall’inserimento di texture materiche o ancora in essenza di legno naturale, laccato lucido o opaco in cromie RAL. La profondità segnata dalla cornice segna una vera e propria innovazione nella concezione dell’elemento porta che si offre come un oggetto scultoreo, tecnico ed estetico, dall’elegante minimalismo formale: caratteristiche e dettagli che hanno determinato l’inserimento di Entre-Deux nella selezione ADI Design Index 2022 e quindi la possibilità di concorrere alla prossima edizione del Compasso d’Oro.