Paolo Fusco

A Roma, nel quartiere Prati, il duo romano La Macchina Studio riorganizza un luogo di lavoro attorno ad uno spazio vuoto, animato da attori misteriosi.

La richiesta da parte della committenza di rinnovare le sale riunioni e l’accoglienza, al fine di restituire un’immagine dello studio legale più fresca e contemporanea, viene interpretata dai due architetti ricreando degli scenari di forte impatto visivo che attingono da un immaginario fiabesco. 

Paolo Fusco

“Yugen è un termine giapponese per descrivere la consapevolezza della bellezza dell’universo impossibile a descrivere a parole ma incredibilmente emozionante, il fascino delle cose che non si riescono a comprendere fino in fondo, in altre parole, simbolismo”

 L’impianto planimetrico dello spazio di lavoro è quello di un appartamento classico dei primi del Novecento con distribuzione “a pettine”, dove un lungo corridoio collega le varie stanze, non comunicanti l’una con l’altra.

Paolo Fusco

Lo scenario di partenza era uno spazio di lavoro organizzato secondo criteri obsoleti e da rivedere, sia formalmente che funzionalmente.

Il primo passaggio progettuale è stato quello di alleggerire lo spazio, svuotandolo, al fine di restituire un’immagine il più aperta possibile. Successivamente si è proceduto con la ricostruzione di un “nuovo scenario”, in cui sono stati ricreati dei focus, attraverso l’introduzione di elementi, appositamente progettati, che avessero il ruolo di catalizzatori dell’attenzione e delle azioni e in cui forma e funzione fossero sullo stesso piano, come realtà e finzione.

Paolo Fusco

La sala accoglienza è attraversata da un lungo bancone monoblocco laccato nero da cui emergono delle forme rotonde rosso cremisi al cui interno si celano le scaffalature contenenti tutte le documentazioni dello studio legale.

Nella sala riunioni, un grande volume dall’occhio rosso ciclopico nasconde al suo interno uno schermo per le videoconferenze e direziona l’asse della stanza che si compone di alcuni pochi oggetti imponenti quali, il lungo tavolo nero e le sedie e il quadro, realizzato appositamente per la sala, in carta artigianale colorata.

Il corridoio, disseminato da porte da cui potrebbe uscire un animale fantastico da un momento all’altro, è stato lasciato sgombro ad eccezione di alcune decorazioni parietali a contrasto con il bianco della pittura.

Paolo Fusco

Gli arredi dall’aspetto zoomorfo e dai contrasti decisi di forme e colore si posizionano nello spazio, impossessandosene, e come degli attori su un palcoscenico vuoto si prendono tutta l’attenzione degli spettatori. Sono i personaggi di una storia che non si è ancora conclusa, sospesa in un tempo indefinito, in uno spazio svuotato e occupato da abitanti misteriosi.

 

Nome: Yugen
Luogo: Quartiere Prati, Roma
Architettura: La Macchina Studio (Gianni Puri, Enrica Siracusa)
Cliente: privato
Superficie: 100 mq
Completamento: gennaio 2023
Illustrazioni: La Macchina Studio
Fotografia: Paolo Fusco