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La rassegna, prodotta dal CCA di Montreal, è rimasta aperta alla Cité de l'Architecture et du Patrimoine di Parigi, da aprile a settembre 2014. Curata dallo storico francese Jean Louis Cohen, la mostra indaga sull’accelerazione di cultura, di sapienza tecnica e di organizzazione produttiva, che, da sempre, richiede la presenza della Guerra.
Proprio nel 2014, quando iniziano le celebrazioni della Grande Guerra, nuovi studi documentano quali cambi di prospettiva, anche in tempi moderni, sono avvenuti nella pianificazione di molte parti delle città e nello stesso processo di ideazione dell’architettura. Alla terribile potenza della distruzione viene contrapposta la razionale potenza delle idee degli architetti.
La  scena della Seconda Guerra mondiale inizia a Guernica nel 1937 e si conclude a Hiroshima e Nagasaki nel 1945. Le modalità dell’incontro culturale tra architetti e guerra emergono da interessanti progetti realizzati in Francia, Canada, Germania, Italia, Giappone, Spagna, Stati Uniti e Urss.
Disegni, modelli, fotografie, documenti d‘archivio riflettono le vicende dalla mobilitazione dei professionisti, gli esperimenti sul mimetismo, sulla prefabbricazione e sull'economia dei materiali (Neufert), non dimenticando il ruolo politico di Albert Speer. Le esperienze di lavoro di resistenti e di prigionieri sono, invece, restituite da immagini in movimento. La mostra si conclude segnalando progetti di complessi a grande scala come Auschwitz, Peenemünde, Oak Ridge e il Pentagono.

Architettura in uniforme. Progettare e costruire per la Seconda Guerra Mondiale.
Roma, Museo Maxxi
19 dicembre 2014 - 3 maggio 2015