Il nome, MA House, deriva dal segno giapponese “Kanji” 間, solitamente letto MA, che si riferisce al vuoto tra due elementi esistenti come una vera e propria entità, per formare termini come relazione, intervallo o pausa. Qui, l’assenza, o il vuoto, vengono creati grazie all’atto di scolpire la pietra, un materiale che Kuma ha utilizzato in passato in molte collaborazioni con Salvatori, inclusa l’installazione di Stone Forest per il Salone del Mobile di Milano del 2014. MA House è disponibile in Bianco Carrara e Travertino Chiaro, ed è stata disegnata per essere esposta singolarmente o insieme alle altre collezione del progetto The Village. Questa collezione segue Kore di Patricia Urquiola, Assembly di Yabu Pushelberg e Novecento di Rodolfo Dordoni, precedentemente presentate da Salvatori.