Dal 10 giugno lo storico marchio Libri Scheiwiller torna in libreria con un rinnovato progetto editoriale e il lancio di Interviews, una nuova collana di volumi con interviste dedicate a personaggi di spicco del panorama artistico internazionale sui temi di più stretta attualità. Tra i primi titoli in uscita: “Sguardi sull’architettura contemporanea. Interviste di Fulvio Irace” e “Sguardi sul design contemporaneo. Interviste di Matteo Vercelloni”.
Ispirata dall’omonimo magazine fondato da Andy Warhol negli anni Settanta, la collana Interviews pone l’accento sulla modalità dell’intervista concepita come “mezzo espressivo del presente”. Ideata da un esperto del settore - in prevalenza un accademico o studioso - l’intervista si rivolge ai grandi protagonisti delle diverse discipline indagate, dall’architettura al design, e poi ancora, arte, cinema, moda ecc.
In “Sguardi sull’architettura contemporanea. Interviste di Fulvio Irace”, l’autore indaga insieme a quattordici tra i più noti studi di architettura di varie nazionalità - distribuiti dall’Estremo Oriente alle Americhe, dall’Africa all’Europa - sugli sviluppi di un’arte che per sua natura è fondata sulla fisicità dello spazio e sulla nozione di condivisione sociale. In quest’epoca di grandi cambiamenti l’architettura è chiamata a dare delle risposte e a riflettere su sé stessa, sui suoi strumenti e sui suoi compiti. Come si manifesta oggi la responsabilità dell’architetto? Cosa significa l’appartenenza a un’identità nazionale quando si opera su una scala internazionale? Qual è il rapporto dell’architettura con la natura, in un periodo storico dominato dalla crisi ambientale? Sono solo alcune delle domande a cui sono invitati a rispondere Renzo Piano, Mario Botta, Emilio Ambasz, David Chipperfield, Steven Holl, Kazuyo Sejima, Grafton Architects, Francis Kéré, Barclay & Crousse, Bijoy Jain, Charles Renfro, Benedetta Tagliabue, Odile Decq, Tadao Ando.
“Sguardi sul design contemporaneo. Interviste di Matteo Vercelloni” è invece una riflessione condotta con dodici tra i più influenti designer del panorama internazionale, di diverse generazioni e Paesi, sul senso del design, degli spazi, degli oggetti e sul loro valore funzionale e simbolico anche alla luce della pandemia da Covid-19, che ha agito come acceleratore di tendenze profonde già latenti nell’ambito della progettazione contemporanea. Nel corso delle interviste vengono affrontati temi di pungente attualità come la smaterializzazione degli oggetti, la progettazione digitale e il nuovo rapporto con gli spazi dell’abitare. Ne emerge un senso del design come progetto umanistico, nel quadro di una disciplina fluida, inclusiva e sinergica, capace di attivare incroci e contaminazioni virtuose sia dal punto di vista tecnico sia da quello produttivo-imprenditoriale. A discuterne con l’autore Matteo Vercelloni, grandi nomi come Philippe Starck, Ron Arad, Michele De Lucchi, Stefano Giovannoni, Patricia Urquiola, Ross Lovegrove e Antonio Citterio.