area 125 | cino zucchi cza

architect: Cino Zucchi Architetti

location: Rome

year: 2011

Le ricorrenti analogie tra città e organismi biologici che attraversano il nostro lessico nei secoli attestano il senso di colpa nei confronti di Madre Natura e della sua presunta infallibilità. In esso si parla di tessuto urbano, di polmoni verdi, di arterie di traffico, di cellule edilizie, e le metafore mediche di risanamento e di sventramento dimostrano la violenza che l’urbanistica moderna ha dimostrato nei confronti della città antica. Oggi il “sex-appeal dell’inorganico” confonde continuamente i confini tra il corpo e il suo involucro, come se l’insieme dei movimenti del primo potessero disegnare lo spazio cavo di un abitacolo primario.
Abbiamo così trasfigurato in un oggetto animato l’ideale di un’architettura organica, pensando all’urbanista come un possibile “medico scalzo” della città. Le cupole del barocco romano sono trasformate in un grande cuore di pietra, e la pianta di Roma incisa da Giambattista Nolli nel 1748 diventa la vista al microscopio di un tessuto umano coltivato in vitro.
Strade come vene, edifici come muscoli, colonne come globuli rossi: la città accoglie l’insieme delle nostre vite nel suo tempo dilatato, nel suo corpo solido che permane attraverso le generazioni.