In Brianza uno “scrigno abitato”

A Barzanò, nel territorio verde dell’Alta Brianza, lo studio a25architetti, guidato da Francesco Manzoni e Paolo Manzoni, ha di recente realizzato un progetto denominato in modo evocativo “Lo scrigno abitato”.
Un’abitazione degli anni 2000 è stata sottoposta a un intervento di restyling per le nuove esigenze di una giovane coppia. Gli ambienti si presentavano, infatti, con una divisione interna molto rigida e necessitavano di un ripensamento in termini di comfort e funzionalità.

Gli architetti hanno deciso di dare un nuovo significato allo spazio creando una quinta in legno e vetro che racchiudesse appunto come uno scrigno le stanze abitate della casa. L’espediente ha permesso così di celare o collegare in modo fluido gli ambienti, custodendo la privacy come valore prezioso.
L’elemento architettonico che organizza il nuovo spazio appare delicato: il carico visivo e la materia di cui è composto lo rendono leggero e perfettamente integrato nel contesto. 

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La quinta è realizzata in legno massello di castagno, con elementi verticali combinati al vetro satinato. Si innesta nel cuore della casa, proprio al centro; nessun altro complemento è stato introdotto nello spazio: il dispositivo architettonico così pensato funge infatti da protagonista e da arredo. 

All’interno dello scrigno, poi, si trovano un piccolo bagno di servizio, le scale che conducono al primo piano, quelle che portano al piano interrato e una porta scorrevole che accompagna gli abitanti verso la zona notte dell’abitazione.
La quinta funziona anche come elemento scenografico e di sera contribuisce a diffondere una luce calda: come una grande lanterna illumina il cuore della casa, lo scrigno abitato.