Un progetto manifesto: è questo il concept perseguito da Ana De La Cuesta e Lautaro Longo - i due architetti fondatori dello studio BVCR - per la nuova sede della Clinica de la Cuesta nella cittadina basca di San Sebastian, a nord della Spagna. Lo spazio è dominato da rigore geometrico e pulizia delle linee, superfici continue e nuance chiare, luci lineari e vetri stratificati con telai leggeri in alluminio, e trasmette attraverso gli stilemi architettonici quei valori di igiene, sicurezza e organizzazione che un centro odontoiatrico è chiamato a comunicare alla propria clientela.

©Aitor Estevez.

I 320 mq del polo sanitario sono sviluppati su due livelli e idealmente senza interruzioni, delimitati da vetrine riquadrate da lastre in nero Marquina e bianco di Carrara: un banco reception rivestito in listelli di legno curvato di colore bianco e raggiato all’estremità costituisce il focus dell’area di accoglienza, puro ed essenziale. Si articola da qui il corridoio che raggruppa gli ambulatori della clinica e li connette visivamente grazie alle grandi superfici in vetro lavorato, con effetto opaco, che costituiscono divisori permeabili: garantiscono allo stesso tempo privacy, apporto di luce naturale e la loro altezza - inferiore rispetto alla quota della copertura soffitto - asseconda l’idea di BVCR Arquitectura di un grande open space, flessibile e interconnesso. Le linee di luce incassate a soffitto si estendono infatti dallo spazio di distribuzione al di sopra delle stanze private e rinnovano il tema progettuale, mentre danno ritmo e dimensione all’ambiente insieme ai sottili frame metallici delle pareti divisorie.

©Aitor Estevez

Questi frame sono stati realizzati interamente con il sistema All Ways di Albed, su misura, e forniti da Coop Cocinas: prevedono ampi pannelli fissi in vetro Plissé alternati ad altri apribili, con porta battente a filo accessoriata di maniglia dall’estetica geometrica, sempre in finitura alluminio. È riportata in corrispondenza della sommità di ciascuna porta il numero di riferimento dell’ambulatorio, in colore nero, mentre piccole porzioni verticali in vetro trasparente, della larghezza di 30 cm, aiutano a rompere l’uniformità della quinta e ottimizzano la metodologia di lavoro, poiché permettono agli assistenti il contatto visivo senza causare inutili interruzioni.

©Aitor Estevez

Grazie a una filiera capace di unire processi industriali e artigianali, alla propria presenza internazionale e all’ufficio ricerca e sviluppo, Albed ha saputo interpretare le esigenze di questo progetto, customizzando le lunghe pareti dall’effetto optical che sono il segno distintivo della clinica.

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