architect: Park Associati

location: Mornico Al Serio (Bergamo)

year: 2023

Presso l'headquarter di Mornico Al Serio, in provincia di Bergamo, Pedrali ha inaugurato di recente i nuovi uffici realizzati con un progetto di interior - il Pedrali Collaborative Space - curato dallo studio di architettura milanese Park Associati che, nel 2022, ha siglato il rinnovamento e l’ampliamento del ristorante aziendale.
Già dal nome, è chiaro l’obiettivo che ne ha guidato la progettazione: un ambiente di lavoro attuale, dinamico e flessibile, sviluppato attraverso la modulazione di un layout innovativo che pone al centro il comfort delle persone che, ogni giorno, vivono questi spazi.

Gli ultimi anni hanno infatti portato a ripensare il mondo ufficio: nuove aree all’insegna della trasversalità e dell’eterogeneità, lontani dalla staticità dell’ufficio tradizionale. Il nuovo workspace non è più solo uno spazio di lavoro, ma di comunità, all’interno del quale mantenere viva la cultura aziendale e sentirsi parte di essa, alimentare interazione, condivisione e collaborazione. Il risultato è un mix di aree funzionali che si configurano come una scenografia per i prodotti Pedrali i quali, collocati all’interno di un contenitore neutro, vengono mostrati e fruiti in completa armonia con il volume architettonico grazie alla raffinata scelta di modelli, tessuti e colori.

©Ottavio Tomasini

Benessere e innovazione, all’interno del Pedrali Collaborative Space, corrono di pari passo: gli arredi possono essere personalizzabili e dotati di meccanismi di ultima generazione capaci di adattarsi all’utente, non solo per motivi legati al comfort, ma per restituire alla persona il pieno controllo e gestione del proprio spazio lavorativo, migliorare la qualità emotiva, stimolare la creatività e il lavoro di squadra, rispondendo alle esigenze dettate dal continuo progresso dell'era digitale.
L'evoluzione delle dinamiche lavorative degli ultimi anni ha comportato una trasformazione dell'ufficio, diventando uno spazio di interazione sociale, generazione di idee e coltivazione di una comunità: il suo scopo è quello di facilitare la collaborazione, l’inventiva e l’apprendimento. Fluidità e condivisione si identificano, quindi, come parole chiave che animano i 560 mq del Pedrali Collaborative Space, articolato su tre macro aree: l’ufficio contemporaneo caratterizzato da più postazioni, le sale riunioni e quelle breakout.

La scelta del color terracotta, fil rouge che collega i nuovi spazi al progetto del ristorante aziendale, cattura l’attenzione di coloro che varcano la soglia d’ingresso della palazzina uffici, la cui area di accesso si delinea su una doppia altezza conferendo verticalità grazie all’elegante e maestosa presenza di 25 lampade a sospensione Isotta di Basaglia Rota Nodari.
A caratterizzare l’ufficio smart, 32 postazioni dislocate su tutta la superficie del piano, definite dalla praticità di Arki-Table adjustable Desk che garantisce massimo comfort ed ergonomia grazie al ripiano regolabile in altezza. La componentistica degli arredi per ufficio si evolve per ottenere performance migliori, avendo come obiettivo primario il benessere delle persone: proprio in quest’ottica, tramite l’uso di una applicazione mobile installata su smartphone, è possibile memorizzare le regolazioni personalizzate di Arki-table adjustable desk e impostare obiettivi personali di wellness, consentendo di alternare momenti di lavoro sia in piedi che seduti.

©Ottavio Tomasini

Un pannello fonoassorbente rivestito in tessuto consente inoltre la divisione dello spazio tra una postazione e l’altra. Ad accompagnare Arki-Table adjustable Desk, Polar, disegnata da Jorge Pensi Design Studio, seduta operativa che permette una massima personalizzazione in termini di ergonomia, caratterizzata da una forma organica pensata per ben adattarsi al corpo umano e orientata al benessere delle persone. Un oggetto dinamico con una chiara identità, in grado di inserirsi in contesti operativi di diversa natura come uffici e spazi multifunzionali. Un moderno meccanismo sincronizzato autopesante, capace di regolare autonomamente l’intensità dell’oscillazione in funzione del peso corporeo dell’utente, garantisce inoltre a questa seduta operativa adattabilità ed estremo comfort. Lo schienale è composto da una struttura in nylon stampato a iniezione alla quale viene fissata una rete in poliestere traspirante e flessibile, che dal punto di vista estetico dona trasparenza. Un elemento in polipropilene stampato a iniezione è posto in prossimità della zona lombare e può essere regolato in base alle esigenze dell’utente. Il sedile è realizzato in schiumato poliuretanico e, grazie a un meccanismo che ne consente il movimento, è possibile regolarne la profondità. Polar è disponibile in versione sedia o poltrona, quest’ultima con braccioli dal design essenziale, regolabili in altezza, profondità, larghezza e orientabili per adeguarsi al suo fruitore. La performance dei meccanismi rende la poltrona Polar conforme alla Classe A della normativa UNI EN 1335-1:2020, assicurando i principi di ergonomia e il benessere negli ambienti di lavoro. Boxie, sistema contenitore su ruote di Claudio Dondoli & Marco Pocci, completa lo spazio.

©Ottavio Tomasini

Nel corso della giornata lavorativa, momenti cruciali in grado di influire sulla qualità dei progetti sono le riunioni, occasione di arricchimenti e confronto, che si svolgono in meeting room ben organizzate. Il Pedrali Collaborative Space ne ospita tre, delimitate da vetrate che consentono armonicamente il dialogo con le zone circostanti pur mantenendo la privacy richiesta dal contesto. Centrale, in due sale, la linearità e rigorosità di Arki-Table, attorno al quale sono posizionate le poltroncine Nym Soft di CMP Design nella prima ambientazione e, nella seconda, le poltrone Laja, disegnate da Alessandro Busana, entrambe con base girevole. La collezione Elinor di Claudio Bellini, caratterizza la terza e ultima area meeting: la poltrona operativa Elinor low back, che con la sua dinamicità, flessibilità e attenzione al benessere delle persone, sintetizza le diverse attitudini e modalità di vivere l’ufficio del futuro, è collocata attorno al tavolo Elinor, prodotto multitasking caratterizzato da una qualità estetica di alto livello capace di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Elinor low back, contraddistinta da uno schienale più basso e da una forma fluida, è pensata per collocarsi all’interno di sale riunioni e uffici operativi. Questa seduta operativa ha un’elegante base in pressofusione di alluminio, regolabile in altezza. Un meccanismo sincronizzato autopesante integrato nel sedile imbottito, capace di regolare autonomamente l’intensità dell’oscillazione in funzione del peso corporeo dell’utente, consente di mantenere la schiena in una posizione più comoda. Punti di forza di Elinor low back sono il comfort e l’avvolgenza dati dall’imbottitura in schiumato poliuretanico di sedile e schienale. Un bracciolo leggero, sottile e resistente in pressofusione di alluminio delinea la base dello schienale attraverso una linea fluida e continua capace di esprimere quell’attenzione al dettaglio caratteristica di questa collezione.

Protagonista dei tre ambienti, Ypsilon Connect di Jorge Pensi Design Studio: elegante e funzionale pannello divisorio fonoassorbente autoportante il cui punto di forza è il massimo grado di personalizzazione che offre, definendo abilmente nuovi layout, gestendo gli spazi e riadattando gli uffici a situazioni di formazione aziendale o meeting room. Su ogni lato del pannello è possibile applicare alcuni accessori come, ad esempio, una lavagna magnetica, mensole, ganci appendiabiti o, grazie a una predisposizione al passaggio dell’elettricità, prevedere il fissaggio di un monitor. Per assolvere al ruolo di catalizzatori di socialità, cresce la richiesta di aree breakout, all’interno delle quali è possibile trascorrere un momento di relax o una pausa in compagnia dei propri colleghi.

©Ottavio Tomasini

Il tavolo Toa di Robin Rizzini, leggero ed essenziale alla vista, è caratterizzato da una robusta struttura in pressofusione di alluminio dalla forma geometrica e fluida, capace di sostenere anche ripiani di grandi dimensioni. Quest’ultima peculiarità e la sua modularità pressoché illimitata in termini di lunghezza e larghezza gli consentono di risultare altamente performante all’interno degli spazi lavorativi, dando forma ad ambienti differenti come light office o un ufficio direzionale. All’interno del Pedrali Collaborative Space, circondato dalle sedie Nemea di CMP Design, Toa si presenta come un grande tavolo conviviale con la duplice funzione di spazio break o informal meeting.

Un’area più raccolta è garantita da Buddyhub di Busetti Garuti Redaelli, un arredo funzionale ed efficiente, caratterizzato da un pannello fonoassorbente perimetrale, disponibile in due altezze, che abbraccia l’imbottito creando una sorta di rifugio dall’ambiente circostante. Buddyhub, disponibile nella versione poltrona o divanetto, può configurarsi come postazione di lavoro temporanea riservata e acusticamente protetta ed è nato per rispondere alle esigenze degli spazi aperti tipici di un ambiente lavorativo dal carattere contemporaneo. Ponendo due elementi uno di fronte all’altro, uniti tra loro da un pannello, è inoltre possibile configurare un box a quattro posti pensato per ospitare meeting informali, phone booth e aree break-out. La funzionalità di questo arredo viene inoltre ulteriormente incrementata dalla possibilità di avere una predisposizione all’elettrificazione per collegare carica batterie, sia per la poltrona che per il box. In questo caso è possibile prevedere al suo interno anche il fissaggio di un monitor, un tavolo a penisola o una mensola. Le linee morbide e il design pulito dei tavolini Buddy di Busetti Garuti Redaelli ultimano lo spazio.

©Ottavio Tomasini

Particolare attenzione all’interno del Pedrali Collaborative Space è stata riservata ai materiali selezionati. Le rampe della scala e il parapetto sono rivestiti in rovere naturale, materiale usato anche per l’intera pavimentazione dell’area uffici, flottante e radiante con quadrotte in legno. Tema non trascurabile in un open-space lavorativo è, inoltre, l’isolamento acustico. Lungo tutto il perimetro della scatola architettonica - sia lungo le pareti vetrate che quelle in muratura - scorre, infatti, un sistema di tende acustiche che, oltre a insonorizzare e a consentire la gestione della luce solare, crea armonia e contribuisce alla percezione di un involucro neutro e omogeneo. Anche a soffitto, un sistema di pannelli fonoassorbenti su binari favorisce la concentrazione creando un workspace acusticamente protetto. Aspetto di primaria importanza nel progetto di Park Associati è l’efficientamento energetico: in primo luogo, è stata realizzata una cospicua coibentazione termico/acustica a soffitto del volume da riscaldare; secondariamente, è stato scelto di installare un impianto radiante strutturalmente integrato al pavimento galleggiante, per il riscaldamento invernale e il raffrescamento estivo, abbinato ad un sistema di trattamento per la ventilazione meccanica controllata dell’aria di ricambio e per la deumidificazione estiva. L’energia termo/frigorifera necessaria è prodotta mediante una pompa di calore a elevato rendimento stagionale. In ottica di un miglioramento costante dell’azienda sulla scia della sostenibilità, anche l’energia necessaria per alimentare questi nuovi spazi di lavoro è generata dai pannelli fotovoltaici installati sulle fabbriche.

©Ottavio Tomasini

All’interno dell’headquarters Pedrali di Mornico al Serio, il Pedrali Collaborative Space si presenta e si afferma quindi come un luogo di scambi, e confronti, in cui benessere e comfort si immergono nella fluidità e apertura degli spazi: gli stessi che, ogni giorno, ospitano scene di quotidianità dalla community Pedrali.