Un nuovo ristorante si adagia tra i vigneti trevigiani. Frutto di un importante progetto di recupero, il ristorante La Ghiacciaia nasce dalla trasformazione di un'antica ghiacciaia di villa nobiliare di proprietà dei conti Pola-Neville, divenuta in seguito un deposito di munizioni durante la Grande Guerra e infine chiusa dai coltivatori locali intorno agli anni ’50 per questioni di sicurezza. Per inserirsi in questo contesto così intriso di storia, lo studio di architettura MAO Architects ha elaborato un complesso progetto di recupero dell’esistente che, affiancato a un nuovo intervento, ne ha amplificato le specificità naturali.
L’edificio, un’area di 800 mq, risulta così equilibrato, nei volumi e nelle trasparenze, e valorizza il contesto in cui si inserisce. Particolare attenzione è stata rivolta alla geometria dell’impianto: tutta la nuova proposta progettuale relaziona gli assi geometrici e l’orientamento dei manufatti all’unico elemento geometrico superstite dell’antico assetto della villa, il muro di cinta.

©Marco Zanta
©Marco Zanta

L’entrata al ristorante viene raggiunta tramite i filari e il passaggio attraverso quella che era conosciuta come la grotta, un antro illuminato da luci a terra e che conduce nel cuore sotterraneo del “brochen”, l’antica ghiacciaia di fine ‘600. Qui, la caratteristica geometria dello spazio è ammirabile interamente grazie ai due livelli di pavimento in vetro. Dalla ghiacciaia si arriva poi al bunker, caratterizzato da spessi muri in cemento armato, e successivamente alla nuova e moderna struttura, che contrasta armoniosamente con i materiali preesistenti, alleggerendoli e donando ariosità al tutto.
Si apre una cucina a vista affiancata alla corte verde, che, grazie alle pareti di vetro, comunica con l’ampia sala lounge illuminandola appieno. Questo giardino interrato è inoltre ispirato ai giardini d’inverno presenti nelle ville ottocentesche, e diviene il baricentro dell’edificio. Il legame con l’esterno è completato con uno spazio esterno panoramico sulle vigne su cui si sviluppa il dehor. Si tratta dell’antica orangerie, ricostruita sotto forma di tettoia, le cui colonne ammiccano nella loro forma ai tralci dei vitigni.
Sulla sommità della ghiacciaia, nel recupero del giardino esterno, sono stati inoltre ricreati sei spazi semi privati, circondati da essenze vegetali, che evocano sempre i luoghi in uso nei giardini sette-ottocenteschi, quando sulla cima di piccoli rilievi venivano collocati padiglioni dove sostare e godere viste sul parco o sulla campagna circostante.

©Marco Zanta
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La comunicazione tra passato e presente è centrale in questo progetto. Anche per le pavimentazioni e i viali esterni serviva una soluzione che avesse elevate performance tecniche, e al contempo si integrasse armoniosamente nel contesto: è stato così scelto Sassoitalia® Ideal Work, la pavimentazione per esterni che rievoca la grande tradizione italiana del “sasso lavato”. Grazie alla possibilità di utilizzo di graniglie locali e naturali, Sassoitalia® è ideale in contesti come quello de La Ghiacciaia, e permette una grande libertà progettuale.
Così come gli esterni, anche gli interni de “La Ghiacciaia sono il risultato di un’attenta scelta di geometrie e materiali, in linea con il DNA di questo luogo: cemento, vetro, acciaio, argilla di Possagno e pietra locale si legano in un’armonia collettiva. Lo spazio è estremamente curato ed elegante, adornato con elementi e richiami estetici studiati nel dettaglio. La sequenza in cui sono disposte le sale trasporta l’ospite ogni volta in una nuova dimensione, ma sempre seguendo un progetto coerente e armonioso, capace di arricchire il vissuto personale del singolo raccontando il passato del luogo attraverso una sapiente reinterpretazione architettonica.

©Marco Zanta
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Per favorire la continuità tra gli spazi, per la pavimentazione di tutte le sale interne, le scale e i bagni è stato scelto Lixio®+, la variante del pavimento alla veneziana Ideal Work Lixio® caratterizzato da una maggior dimensione della graniglia e uno spessore maggiore. Lixio®+ riprende la più antica tradizione dei terrazzi alla veneziana, creati durante la Venezia dei Dogi e affermati in tutto il loro pregio durante il Rinascimento. Questa anima antica ricreata attraverso moderne tecnologie, fa di Lixio®+ la pavimentazione ideale per armonizzare e contribuire all’eleganza del tutto.

Scheda progetto
Location: Pederobba - Treviso
Client: Teso Mauro
Architects leader: MAO Architects
Architects: Erich Milanese
Structural design: MP PLAN Engineering srl
Interior design and works management: MAO Architects
Construction company: Gruppo Cecchin Costruzioni Edili - La Maggiò Engineering & Construction