La mostra, a cura di Danièle Pauly, è dedicata ai disegni che il giovane Le Corbusier eseguì tra il 1902 e il 1916: dall’anno del suo ingresso nell’Ecole d’arts appliqués di La Chaux-de- Fonds, sua città natale, a quello che precede il suo definitivo trasferimento in Francia e l’avviamento dello studio d’architettura a Parigi. La quasi totalità dei disegni esposti appartengono a collezioni private e pubbliche svizzere e sono in gran parte inediti: il pubblico avrà così per la prima volta l’opportunità di conoscere un eccezionale corpus di documenti rari. Completa la mostra una serie di riproduzioni di disegni originali e di carnet di viaggio eseguiti da Le Corbusier nello stesso periodo.

Il Teatro dell’architettura accoglie dunque il racconto di ciò che ha determinato la nascita di una vocazione che il giovane Charles-Edouard Jeanneret, il futuro architetto Le Corbusier (1887-1965), pensava all’inizio essere quella di pittore. Fattore determinante per la sua formazione saranno in primo luogo, tra il 1902 e il 1907, gli studi nella scuola di arti applicate nell’ambito dell'orologeria e dell’architettura, influenzati da un maestro carismatico come Charles L'Eplattenier, un pittore che si ispirava alle idee di John Ruskin e al movimento Arts and Crafts. In seguito contribuiranno in modo determinante alla formazione della sua personalità sia l’esperienza nell’atelier di Auguste Perret tra il 1908 e il 1909 e la frequentazione assidua dei musei di Parigi, sia l’incontro con gli architetti delle avanguardie europee dell'inizio del XX secolo ma anche, incoraggiato dal suo mentore William Ritter, i viaggi di studio tra il 1907 e il 1911, che si concludono con il lungo viaggio in Oriente, un’esperienza che influenzerà profondamente i suoi progetti negli anni a venire.
Le opere selezionate in mostra dimostrano l’importanza che fino dagli esordi Le Corbusier ha attribuito al disegno: un modo per avvicinarsi alla realtà e uno strumento di osservazione, come ad esempio gli studi sulla natura che ha realizzato dal 1902 al 1905 durante i primi anni di scuola. Il disegno è dunque per il giovane Charles-Edouard Jeanneret uno strumento di analisi e di ricerca, come emerge dai fogli realizzati nei musei parigini, o nei primi disegni di architettura prodotti La Chaux-de-Fonds tra il 1905 e il 1907. Schizzi e disegni sono infine per Le Corbusier sia uno strumento al servizio della memoria, eseguiti su taccuini nel corso dei suoi viaggi, ma anche occasione di espressione lirica, come testimoniano i suoi acquerelli, i gouaches di paesaggi e di nudi femminili realizzati dopo il suo ritorno in Svizzera nel 1912.

La mostra si articola in più sezioni, a partire dagli anni di formazione scolastica, caratterizzata da meticolosi disegni a matita con soggetti naturalistici, piccoli acquerelli di paesaggi, studi decorativi per oggetti di artigianato con motivi Art Nouveau, al periodo dei viaggi con i soggiorni nelle capitali europee: il viaggio in Italia del 1907 dedicato allo studio del Medioevo e alla pittura della scuola ‘primitiva’ italiana; il soggiorno a Parigi nel 1908- 1909 con l’apprendistato nell'atelier dei fratelli Perret, gli studi su Notre-Dame e i disegni realizzati nei numerosi musei della città. Nel 1910 il viaggio in Germania, con un periodo da apprendista nell'atelier berlinese di Peter Behrens e un tour che tocca diverse città tedesche e nel 1911, in ultimo, il lungo viaggio iniziatico in Oriente.
L’ultima sezione della mostra racconta del ritorno a La Chaux-de-Fonds (1912-1916), periodo durante il quale Le Corbusier insegna, intraprende l’attività di architetto e si dedica alla pittura e al disegno di una serie di paesaggi, ritratti, scene di famiglia, di nudi femminili e di nature morte, che già preannunciano i soggetti della seconda fase della sua produzione artistica, dove prevarrà il lavoro di ispirazione purista.

“I disegni giovanili di Le Corbusier. 1902-1916”
19 settembre 2020 - 24 gennaio 2021
Teatro dell’architettura Mendrisio
via Turconi, 25
6850 Mendrisio, Svizzera