La storia di Matteo Brioni inizia nella suggestiva fornace di Gonzaga. Una storia familiare centenaria nella produzione dei laterizi che si trasforma in una passione personale per un materiale che da sempre è un elemento fondamentale per l’architettura: la terra cruda.
La terra cruda di Matteo Brioni è selezionata e mescolata grazie a un processo che richiede esperienza in ambito edilizio e un occhio attento all’unicità di ciascun territorio. Il risultato è un prodotto sano, puro e naturale, piacevole al tatto, in grado di adattarsi sinuosamente a qualsiasi forma: superfici contemporanee realizzate con tecniche tradizionali.

Durante la scorsa Milano Design Week la ricerca di Matteo Brioni per le finiture continue in argilla ha portato alla nuova produzione di oggetti espansi nelle 3 dimensioni - Matteo Brioni al cubo - raccontata attraverso un sistema di superfici modulari per l’architettura chiamato Arazzi. È un progetto nato dall’applicazione delle metodologie tipiche del design a una materia primaria come la terra cruda: l’idea è di produrre una serie di pezzi unici semplicemente da montare come quadri alle pareti. L’abaco dei moduli apre grandi potenzialità di composizione e unisce la qualità artigianale all’affidabilità di un prodotto di serie. Disegnato da Marialaura Rossiello, il progetto è stato esposto in due location d’eccezione, da Agape 12 durante l’evento “Refinement” e all’interno di “Behind the scenes”, in collaborazione con agapecasa, entrambe nel cuore del Brera Design District.

“Si tratta di un sistema di superfici modulari rivestite in intonaco d’argilla che s’ispira a un’idea contemporanea di modulo e geometria. L’ispirazione proviene dagli arazzi della tradizione dell’arte tessile. Pur riferendosi alla terra cruda, si tratta di veri e propri telai sui quali viene ‘ordita’ l’argilla grazie alla manualità dei posatori espertissimi della Matteo Brioni. L’idea di fondo di Arazzi è che la boiserie prenda la forma di un quadro monomaterico tridimensionale in argilla: un pezzo unico prodotto in serie con infinite possibilità di variazione e utilizzo” ha spiegato l'architetto Marialaura Rossiello.
Oltre le potenti qualità materiche e sensoriali degli Arazzi, si aggiunge anche una significativa qualità energetica e tecnica. Grazie alle notevoli prestazioni di coibenza acustica, termica e al suo essere traspirante, l’utilizzo dell’intonaco d’argilla migliora le qualità del microclima interno, oltre ad avvolgere di una luce calda l’ambiente. Un salto dal passato al presente, una forma d’arte classica reinventata per l’occasione e che ora diventa un sistema contemporaneo, moderno e che va incontro alle esigenze di qualsiasi ambiente.
Fanno parte di questo nuovo concetto “Matteo Brioni al cubo” anche le Stratigrafie - presentate nel 2018, design Studio Irvine - quadri monomaterici tridimensionali che declinano i 14 intonaci d’argilla della collezione Colori della Terra di Matteo Brioni. All’interno di “Behind the scenes”, in collaborazione con agapecasa, anche la pavimentazione Fuga, design Studio Irvine. Al pavimento composto da Terraplus - un impasto di terra cruda additivato con leganti minerali e polimeri resinosi, che permette di ottenere una maggiore resistenza all’abrasione e all’acqua senza perdere la permeabilità - viene innestata una croce in ottone disegnata da Studio Irvine, chiamata Fuga.