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il pensiero e le suggestioni di Matteo Thun

Abbiamo bisogno di meno peso e più luce. Abbiamo bisogno di prodotti che raccontano idee senza parole. Prodotti mobili per una vita contemporanea nomade, che raccontano storie di sostenibilità richieste dalle necessità ambientali. Abbiamo bisogno di meno necessità e più essenzialità, risposte trasparenti e semplici. Il nostro prodotto di design è un‘architettura di gesti necessari per servire una vita quotidiana che va ben oltre la nostra vita presente.

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Kitchenette, 2010. The project will be presented during Salone del Mobile di Milano

area: Nella fase di progettazione di un oggetto di design per la cucina prevale la ricerca della funzionalità o viceversa l’attenzione verso il carattere estetico cioè l’atto creativo del designer è più legato a soddisfare le esigenze funzionali o le suggestioni sensoriali del piacere e del gusto?
Matteo Thun: La funzionalità e l’attenzione verso il carattere estetico vanno sempre a pari passo, il funzionale non dev’essere brutto e il bello può anche essere funzionale!
area: Pensa sia possibile sovvertire l’associazione, consolidata nel tempo, tra oggetti della cucina e materiali con cui sono realizzati (tipo il bicchiere in vetro, il piatto in porcellana, la posata in metallo...)? E quanto influiscono questi ultimi nella produzione del design?
M.T.: L’icona rimane comunque anche se si può esercitare a usare altri materiali per un oggetto. Però secondo me c’è un motivo perché il bicchiere è di vetro per esempio: è pulito, non dà nessun profumo e quindi perfetto nella sua semplicità. Per altre necessità si può cambiare (posate di plastica), però l’icona rimane.
area: Quali sono le aziende più sensibili alla ricerca e che sono meglio disposte a investire nel design?
M.T.: Credo che ormai tutte le aziende siano diventate più sensibili alla ricerca e anche a investire nel design.
area: Quali sono gli oggetti che l’hanno ispirata? Quali i designer che hanno fatto scuola sul tema del cibo? E quali i pezzi emblematici?
M.T.: Soprattutto la cucina di famiglia, la cucina di mia nonna dove si ritrovavano tutti intorno alla tavola a stare in compagnia e rilassarsi. Quell’immagine mi è rimasta come la più bell’ispirazione sia per gli istrumenti di cucina che anche per la cucina stessa. Come pezzo emblematico mi verrebbe in mente la pentola di Sarpaneva.
area: Quali sono gli ultimi pezzi da lei realizzati nell’ambito del design per la cucina?
M.T.: Abbiamo sviluppato posate di Zwilling “Soho”, coltelli “Twin 1731”, pentole di TVS che sono state premiate anche col rinnomato Wallpaper*-Award.
area: Che caratteristiche ha una cucina da lei progettata a livello di concezione dello spazio?
M.T.: La cucina dev’essere funzionale in ogni caso e quindi anche lo spazio deve essere sfruttato al massimo in modo positivo per avere un’atmosfera rilassante, “a casa”, un posto di riunione della famiglia, vivibile.