Tema: un magazzino. Obiettivo: una macchina funzionale. Svolgimento: una scatola che sia allo stesso tempo quinta visiva e meccanismo perfetto. La parete che protegge il nuovo magazzino automatico Pedrali a Mornico al Serio disegnata da CZA non vuole essere la rappresentazione del suo contenuto interno, il perfetto e razionale percorso dei carrelli robot tra la struttura degli scaffali, ma un diaframma che risponde alle diverse condizioni del contesto. "Fili d'erba" è un complesso edilizio di grande qualità ambientale, inserito all'interno di un paesaggio nel quale le matrici agricole sono ancora fortemente presenti.
L'ingombro mole del nuovo magazzino automatico, la cui altezza e volume sono diretta conseguenza di quanto accade al suo interno, costituisce il completamento sul lato sud, dell'Headquarter di Pedrali.
La risoluzione architettonica del nuovo magazzino vuole quindi rispondere al tema astratto della "caratterizzazione" di una macchina industriale con una risposta specifica, fortemente relazionata al proprio contesto, all'orientamento solare e all'insediamento produttivo al quale appartiene. Per raggiungere i molteplici obiettivi del progetto, le quattro pareti d'ambito del nuovo magazzino sono rivestite in pannelli coibentati lisci finiti in color alluminio naturale, sopra i quali, una serie di elementi semplici realizzati con profilati di alluminio estrusi generano un pattern visivo formato da una combinazione di linee verticali e oblique, quasi dei giganteschi "fili d'erba" che ritmano e danno musica alla superficie cieca e inarticolata delle facciate, in particolare la grande superficie a sud. Questi elementi sono lasciati nel colore naturale dell'alluminio sulla loro faccia orientata a est, quello verso il nucleo urbano di Mornico, e invece colorati in tre diverse tonalità di verde sul lato ovest, quello rivolto verso i campi e la roggia. Il gioco della lunghezza, direzione e intensità delle ombre di queste "lamelle" al cambiare delle ore, combinato con il loro mix cromatico e con la diversità delle viste frontali e di scorcio al quale il nuovo magazzino è soggetto dal punto di vista diversi, genera un vero "spettacolo ottico" di grande suggestione. Un effetto particolare è quello della riflessione dei toni cromatici dei lati colorati sulla faccia opposta di quelli lasciati color alluminio per chi percorre la strada est verso ovest, che genera una sorta di effetto cangiante, simile a quello delle ali di una farfalla o delle elitre di un coleottero. Il volume sordo e uniforme del nuovo magazzino è così trasformato in un fenomeno ottico ricco di variazioni, una sorta di "amplificatore" naturale delle ore del giorno e delle stagioni, che in alcuni momenti dissolve il volume nel cielo nebbioso, riflettendone i toni grigio-azzurri, e in altri si carica del verde acceso dei campi agricoli primaverili.