area 128 | informal community

architect: Archea

location: Rio de Janeiro

Il progetto “Abitare la Comunità“ si concentra sulle Favelas Babilonia e Chapéu Mangueira, ubicate alle spalle del Bairro do Leme, già coinvolte nel progetto Morar Carioca sviluppato dalla Prefettura di Rio de Janeiro. La ricerca portata avanti da Archea Brasil assieme ad un team di docenti provenienti da alcune università italiane e brasiliane con la consulenza per le parti architettonica, impiantistica e tecnologica, di tecnici e specialisti di diverse discipline, propone nuove strategie di intervento utili alla riqualificazione dei sistemi urbani spontanei di Rio de Janeiro.
La città, attualmente al centro di un processo di trasformazione e rinnovamento connesso con gli importanti eventi internazionali programmati nei prossimi anni, dai campionati mondiali di calcio del 2014 alle Olimpiadi del 2016, sente l’esigenza di una trasformazione eco-compatibile di gran parte del patrimonio edilizio della città “informale”.
Le favelas, o meglio, comunidade, conurbazioni nate spontaneamente per rispondere alle pressanti necessità abitative del sottoproletariato urbano a partire dalla fine dell’Ottocento, rappresentano una realtà di degrado fisico e sociale ormai incompatibile con la nuova politica e le strategie di affermazione globale della città. La totale separazione e segregazione di queste aree dal resto della metropoli, in particolare dalle zone residenziali legali definite “città formale”, oltre alla carenza di servizi, di infrastrutture, l’insalubrità, la criminalità e il pressoché totale abusivismo che si concretizza in una diffusa precarietà statica e funzionale del costruito, richiedono interventi urgenti ma ponderati rispetto all’enorme massa edificata per la quale appare improponibile la demolizione su vasta scala.
La strategia progettuale proposta si muove all’interno della lettura delle azioni primarie di una difficile esistenza quotidiana: entrare, muoversi, abitare, relazionarsi e vivere sostenibile. Il progetto, sostenuto da un’importante fase propedeutica di analisi dell’esistente, intende proporre nuove soluzioni operative che muovono dalla scala architettonica e urbana alla scelte tecnologiche e di sostenibilità rivolte ai moradores della zona al fine di sopperire alla separazione tra “città formale” e “città informale”. L’incremento e lo sviluppo di una più facile accessibilità attraverso la creazione di nuovi percorsi pedonali, scale mobili, torri ascensore e servizi di trasporto pubblico, oltre l’incremento della rete di telefonia mobile e la creazione di una connettività diffusa, consentiranno una ricomposizione urbana e sociale auspicata e ricercata dall’intero corpo dei cittadini di Rio.