Credo che se facciamo delle piccole azioni di bene e le raccontiamo, qualcuno possa raccogliere le nostre idee per fare qualcosa ancora di più bello e di più grande
Daniela Fantini

L’impegno dell’azienda Fantini in Burundi prosegue con nuovi interventi: si sono conclusi i lavori per la realizzazione della scuola a Bujumbura - dopo l’esito del progetto “100 Fontane Fantini for Africa”, con la costruzione dell'acquedotto nell’area di Masango, completato a fine 2014 dopo due anni di intensi lavori e che oggi porta acqua pulita a circa 25.000 persone - e dopo il completamento dell’edificio che ospita la casa delle Suore della missione. È stato infatti completato nel 2020 l’edificio che ospita la casa delle Suore della missione, al centro dell’area di Masango, un luogo strategico di aggregazione per tutta la comunità locale, che avrà anche la funzione di servire come foresteria per ospitare medici, operatori e volontari che finora non avevano un luogo di riferimento dopo poter rimanere a lungo. L’azienda ha poi assunto anche l’impegno e l’onere della costruzione di una scuola a Bujumbura, nel quartiere periferico di Buterere, vicino all’aeroporto, tassello fondamentale per poter pensare a futuri nuovi sviluppi di cooperazione, avviando progetti di formazione per la popolazione locale con il coinvolgimento di altre organizzazioni e aziende. La scuola è stato costruita nel luogo dove esisteva già precedentemente un edificio scolastico, i cui spazi sono stati ampliati e totalmente rifatti con materiali e manodopera locale, sotto la direzione del geom. Mauro Zonca che ha diretto i lavori.

Completata e inaugurata di recente, la scuola è gestita dalla locale Congregazione delle Suore della Carità. Ospita in totale 350 alunni del ciclo scuola materna, primaria e secondaria. Tra gli studenti, 35 bambine e ragazze di strada dai 5 ai 18 anni sono ospitate dalla scuola, qui vivono e studiano per dieci mesi, rimanendo all’interno della loro comunità, mentre nei mesi di luglio e agosto vengono affidate a case-famiglia esterne.
La nuova scuola di Buterere ospita anche alcuni bambini che provengono dall’orfanotrofio di Masango e che possono così accedere a un secondo step di studi dopo quello delle scuole elementari. Le immagini dei bambini e ragazzi diventati studenti della nuova scuola trasmettono gioia e allegria e questo è il buon presupposto d’avvio dell’attività didattica gestita sia dalle Suore che da insegnanti esterni. I disegni realizzati dai bambini più piccoli raccontano un mondo semplice di sensazioni e speranze dove la scuola è al centro del loro mondo e del loro futuro.

Il tema della formazione e dello studio è il focus su cui si concentra ora l’impegno sociale dell’azienda in Africa. Dopo aver affrontato il problema di un bisogno primario come quello di portare acqua pulita alla popolazione della comunità di Masango, offrire la possibilità di studiare è un mezzo per creare le basi di sviluppo di un futuro sostenibile e per migliorare le condizioni di vita dei giovani preparando una nuova generazione in grado di migliorare a medio e lungo termine le condizioni del paese.
Studiare è luce, non studiare è oscurità” cita un noto proverbio e gli aforismi sui benefici della formazione e degli studi sono trasversali nella letteratura di tutti i Paesi del mondo.
Lo studio è come la luce che illumina la tenebra dell’ignoranza - ha detto il Dalai Lama - e la conoscenza che ne risulta è il supremo possesso, perché non potrà esserci tolto neanche dal più abile dei ladri. Lo studio è l’arma che elimina quel nemico che è l’ignoranza. È anche il miglior amico che ci guida attraverso tutti i nostri momenti difficili”.

Questi interventi di Corporate Social Responsability fanno parte della filosofia dell’azienda e della sua strategia imprenditoriale, come ha ben sottolineato in molte occasioni Daniela Fantini, promotrice e anima di tutti i progetti e dei loro sviluppi futuri.
A Venezia, nel suo intervento al V Festival dell’acqua nel 2019 alla Fondazione Querini Stampalia, Daniela Fantini ha citato due frasi famose che definiscono con chiarezza il suo pensiero nei confronti della responsabilità sociale d’impresa, che lei sente come una sorta di obbligo etico e morale: “Un’azienda che non sa fare altro che soldi è un’azienda povera”, Henry Ford e “Il bene va fatto bene”, Immanuel Kant.