L'Estonia, come gli altri Paesi Baltici, sta vivendo un momento di ricostruzione della propria identità nazionale a lungo offuscata da un XX secolo segnato da invasioni, con una piccola parentesi di indipendenza dall'Unione Sovietica dal 1920 al 1938, quando venne di nuovo annessa all'Unione Sovietica per poi passare al Terzo Reich durante la guerra e tornare sovietica per un lungo periodo dal 1944 al 1991.
Il risveglio da una storia così complessa non è stato semplice, ma la volontà di intraprendere un programma di riforme sociali ed economiche si è manifestata subito in maniera forte e la creazione di un Museo Nazionale Estone nella città di Tartu testimonia questo desiderio di risvegliare un'identità nazionale.

 

photo by Takuji Shimmura

 

Il progetto è il risultato di un concorso internazionale svoltosi nel 2005, vinto dal giovane studio francese DGT, e di un successivo complesso processo di costruzione durato quasi dieci anni: una costruzione lenta come d'altronde è lenta la ricucitura di una cultura.
Dorell, Ghotmeh e Tane hanno deciso di sviluppare i 34.000 mq del nuovo museo riappropriandosi di una vicina pista di decollo di un'ex base militare sovietica, un presente in 'rovina' di una storia dolorosa. Tale proposta sfidava le richieste del bando di concorso, ma alla fine è risultata vincente.
La lunga rampa disegnata dalla pista diventa la copertura di spazi che ospitano una collezione permanente di più di 140.000 oggetti, un grande auditorium, una biblioteca, aule didattiche, oltre a caffetterie e ristoranti. La facciata è trattata come una sottile separazione vetrata tra interno ed esterno, si perdono così i confini ed è possibile vivere anche dall'interno la straordinaria natura estone fatta di boschi e laghi. Il museo diventa un'espansione verso l'infinito, invitando il visitatore ad entrare nel paesaggio e nel cuore del museo.

 

photo by Takuji Shimmura
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Il progetto di DGT è stato recentemente insignito dell'AFEX Grand Prix dedicato alle architetture firmate da progettisti francesi all'estero. L'opera è stata premiata in occasione  della Biennale di Architettura di Venezia 2016 ed il plastico del Nuovo Museo Nazionale dell’Estonia è esposto nel Padiglione dei paesi Baltici all’Arsenale.
I vincitori dei tre precedentiAFEX Grand Prix sono stati Christian de Portzamparc per il Centro Arti di Rio de Janeiro nel 2014, Terreneuve e Adam Yedid per ilLiceo Francese a Dakar, in Senegal nel 2012, e Dominique Perrault per l'Università EWAH a Seoul, in Corea nel 2010.

 

 

apertura: settembre 2016
luogo: Tartu, Estonia
date: 2006 - 2016
superficie: 34 000 mq
cliente: Ministero Estone della Cultura
programma: museo etnografico (spazi espositivi, sala conferenze, biblioteca, audutorium, laboratori, uffici, magazzini)
architetti: DGT
ingegneria: ARUP (fase di concorso), EA Reng AS, Tallinn (fase attuale)
architetti locali: HGA
architetti locali per gli interni: PILLE LAUSMÄE
architetti locali per gli spazi esterni: Kino