Il Museo Arqueológico Nacional di Madrid, fondato nel 1867 dalla Regina Isabella II, è specializzato in reperti storici della penisola iberica, integrati da una collezione egizia, una greca, una romana e una islamica. L’esposizione permanente offre al pubblico la visione di circa 13.000 oggetti. Oltre alla Dama di Elche si può ammirare una ricostruzione della caverna di Altamira con le sue pitture rupestri dell’età della pietra e la ricostruzione del Mausoleo di Pozo Moro, risalente al 6° secolo.

L’edificio in stile neoclassico è stato eretto nel 19° secolo su progetto dell’architetto Francisco Jareño. Nel corso degli anni si sono susseguiti diversi lavori di rinnovo e ampliamento. I lavori recentemente conclusi sono stati invece curati dalla Frade Arquitectos. Il filo conduttore consisteva nel mantenimento del carattere piacevole dell’edificio storico, adeguandolo però per estetica e capacità di comunicazione agli standard di un museo del 21° secolo. Dopo averle coperte e dotate di scale, si è scelto ad esempio di utilizzare anche le corti interne come superfici espositive. Gli oggetti di grande formato possono così essere osservati dalle prospettive più diverse. L’intera esposizione è illuminata con degli accenti luminosi. A seconda della grandezza e della superficie dei pezzi d’esposizione, per ogni ambiente espositivo è definito un livello di dimmerazione adeguato. Si impiegano i faretti e i wallwasher con lente Optec di Erco da 12W, 1260 lm e con tonalità cromatica bianca calda da 3000K, e i faretti Logotec di Erco da 12W, 1260 lm e con tonalità cromatica bianca calda da 3000K. La flessibilità dell’impianto di illuminazione deriva da tre fattori: gli apparecchi sono fissati sui binari elettrificati, le lenti Spherolit possono essere sostituite senza necessità di attrezzi e i corpi degli apparecchi offrono un’estetica discreta.

La Dama di Elche è uno dei pezzi più importanti dell’esposizione. Mentre gli altri ambienti sono caratterizzati dalle tonalità cromatiche chiare, questa scultura è posta al centro di uno sfondo rosso-marrone. È messa in scena da tre faretti Optec di Erco, due dei quali collocati su ciascun lato con distribuzione della luce spot, mentre uno illumina l’opera in esposizione dal retro con distribuzione della luce wide flood. La tonalità cromatica bianca calda da 3000K accentua il colore della pietra calcarea. Con il gioco di luci e ombre i contorni del busto sono nettamente definiti. Mentre ad esempio gli occhi orientati verso il basso sono leggermente in ombra, le palpebre appaiono molto luminose, creando un’espressione viva e moderna.

Scheda progetto
Progetto: Museo Arqueológico Nacional, Madrid / Spagna
Committente: Governo spagnolo, Madrid / Spagna
Architettura: Juan Pablo Rodríguez Frade, Madrid / Spagna
Progettazione illuminotecnica: Toni Rueda, Madrid / Spagna
Prodotti: Logotec, Optec, Washer per pavimento