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Con una cadenza quasi biennale, cogliendo dei segnali culturali provenienti dal mondo, che contengono nuove gerarchie tra valori espressi del tempo presente, il curatore Germano Celant propone all’attenzione internazionale un’ulteriore interpretazione, interdisciplinare e spettacolare, della grande relazione tra Arte & Società. Nel passato, più volte, è stata indagata la simbiosi tra arte e teatro; nel 2004, a Genova, è stata approfondita la fusione con l’architettura; nel 2007, a Bologna, con la mostra Vertigo, si è indagato sul rapporto con i media e la riproduzione; nel 2015, all’Expo di Milano, infine, giungerà il momento di uno spettacolare incontro-scontro tra arte e cibo.

Questa mostra, estesa sui vari piani di Ca’ Corner della Regina, affronta il rapporto tra Arte e Suono, riunendo opere di difficile accesso, quali seicenteschi strumenti dai materiali inusuali di Michele Grandi e G. Battista Cassarini, o automi musicali ottocenteschi, o macchine intonarumori futuriste. Non solo valuta il rapporto concettuale tra l’ascoltare e il vedere, ma esamina gli interventi sugli oggetti d’arte, che ampliano gli aspetti iconici dello strumento musicale, e indaga pure sul superamento della convenzionalità dell’azione performativa dell’artista musicista. Infine, documenta quegli ambiti estetici in cui arti visive e musica, opere d’arte e oggetti sonori, si sono incontrati e confusi.