Nell’ambito della rassegna culturale Triennale Estate, NABA, Nuova Accademia di Belle Arti ha presentato il nuovo volume della collana editoriale NABA Insights “Disegnare un cucchiaio per cambiare la città” (Quodlibet editore) di Claudio Larcher, NABA Design Area Leader, e Valentina Dalla Costa, giornalista e docente NABA con un intervento di Andrea Branzi.
Alla presentazione del volume, dopo un’introduzione di Guido Tattoni, direttore NABA, sono intervenuti oltre agli autori, Marco Sammicheli, International Relations Chief Officer di Triennale Milano, e Italo Rota, architetto e NABA Scientific Advisor, per un confronto sui temi legati alla progettazione contemporanea che emergono dal libro. Sfide, nuovi scenari, difficoltà, cambiamenti di paradigma, di mercato e di scala; dalla città reale a quella digitale, dal valore del dato che surclassa quello dell’oggetto nel tentativo di definire quello che è oggi il design contemporaneo.
Il volume è nato da un’idea di Claudio Larcher che ha coinvolto un gruppo di designer italiani in un cammino verso il rifugio Taramelli, a 2.046 m, nel cuore delle Dolomiti. A partire dalla citazione di Ernesto Nathan Rogers del 1952 “dal cucchiaio alla città”, che crede possibile affrontare tutto con la progettazione architettonica, gli autori ribaltano il concetto in “dalla città al cucchiaio”: il piccolo che agisce sul grande, la scala ridotta che influenza la grande scala. Attraverso la formula narrativa del dialogo è stato possibile restituire le riflessioni e i punti di vista differenti, talvolta opposti, dei progettisti che hanno preso parte al libro permettendo così di restituire un fermo immagine su quello che accade oggi dal punto di vista di designer e docenti NABA: Lorenzo De Rosa, Francesco Fusillo, Ernesto Iadevaia, Eugenia Morpurgo, Marcello Pirovano, Filippo Protasoni e Sara Ricciardi.
“Disegnare un cucchiaio per cambiare la città” interrogandosi su quale sarà il ruolo del progettista nel futuro e come possa il Designer di oggi progettare il mondo di domani, include, in un dialogo finale con Italo Rota, i pensieri scaturiti dalla situazione di autoisolamento collettivo vissuto durante il lockdown per il Covid-19, un “cambiamento” sociale, culturale, economico che attende i progettisti per porre le basi per una nuova creatività.
La collana editoriale NABA Insights rientra nell’impegno e nella filosofia dell’accademia di poter offrire a un pubblico allargato le riflessioni che guidano le attività didattiche, insieme agli interrogativi che nel percorso formativo quotidiano vengono affrontate da docenti, artisti e progettisti. Alla radice della collana ci sono infatti riflessioni e ragionamenti che trascendono l’analisi e la sintesi del passato, per guardare “verso ciò che ancora non è, un modo per appropriarsi del futuro delle discipline dell’arte e del design, per essere parte attiva nel formarne la direzione”, come spiega lo stesso Guido Tattoni, Direttore NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, nell’introduzione del volume.
Della collana NABA Insights, curata da Guido Tattoni e Italo Rota, si ricorda anche la pubblicazione a cura di Marco Scotini, Utopian Display. Geopolitiche curatoriali.