architect: Diez + Muller Arquitectos

location: Quito, Ecuador

year: 2022

Novopan è il più grande produttore di pannelli melaminici del Paese e della regione. L'incarico affidato allo studio Diez + Muller è nato dall'esigenza di sviluppare un progetto per nuovi spazi e servizi amministrativi per lo stabilimento recentemente ampliato. Il cliente aveva destinato al progetto in questione un vecchio parcheggio sul sito dello stabilimento industriale esistente. Un terreno pianeggiante, con un'area ridotta, che richiedeva lo sviluppo di un edificio di almeno 5 piani per ospitare l'ampio programma richiesto.

Jag Studio

Gli architetti però hanno individuato un'opportunità nel pendio di forma allungata e irregolare accanto alla fabbrica esistente, che gli ha permesso di sviluppare lo stesso progetto su soli 2 piani.

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In primo luogo, collegando il nuovo progetto alla fabbrica, si ottiene un migliore rapporto e controllo sulle operazioni e, soprattutto, la possibilità di collegare e avvicinare la forza lavoro alla parte amministrativa. In secondo luogo, impiantando l'edificio sul pendio, è stato possibile rendere i nuovi uffici il volto dell'azienda e rivolgerli verso la città, riducendo la forte presenza dei capannoni industriali e generando una nuova scala, più umana e accogliente. Infine, sono stati sfruttati gli spazi "di scarto" tra l'edificio degli uffici e la fabbrica per inserire aree di supporto e di servizio.

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L'edificio principale si trova sul pendio curvilineo, adattandosi alla sua forma naturale e generando un riferimento alla sinuosità dell'autostrada adiacente. I piani degli uffici sono disposti sul terreno a "serpente", ottenendo un funzionamento orizzontale che permette e favorisce una facile comunicazione e vicinanza tra le diverse divisioni dell'azienda.

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Questa idea è rafforzata da un atrio centrale, che integra i due piani ed è il luogo di maggiore comunicazione fisica e visiva dell'edificio. Concepito non solo come cuore del progetto, ma anche come luogo in cui si svolgono le attività sociali dell'organizzazione (workshop, presentazioni, coworking ed eventi sociali) e soprattutto per motivare gli utenti a connettersi, incontrarsi e condividere.

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Il progetto cerca una logica strutturale e costruttiva ordinata e flessibile. La pianta ha solo due assi equidistanti che definiscono e compongono la proposta spaziale. La struttura è costituita da lastre, travi e sbalzi che conferiscono leggerezza e dinamismo allo spazio. All'interno, lo scheletro in cemento armato a vista, definisce lo spazio senza trucchi o aggiunte.
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La pendenza allungata ha permesso di avere un edificio stretto e poco profondo, massimizzando l'illuminazione e la ventilazione naturale e riducendo notevolmente le esigenze di consumo energetico. Il sistema implementato di lastre di cemento a sbalzo e di lamelle verticali in melamina a forma di "frangisole" protegge gli spazi dall'intenso sole pomeridiano. L'atrio a doppia altezza funziona come un effetto camino, ventilando l'aria naturale in entrata in verticale attraverso le aperture dei lucernari superiori, che illuminano anche lo spazio centrale.

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