Progettato dallo studio torinese Archicura di Paolo Dellapiana, il nuovo Villaggio San Cassiano si trova nella zona ovest di Alba, in un’area residenziale immersa nel verde. Realizzato con estrema purezza compositiva, mette in risalto l’ideale connessione tra gli spazi interni e lo scenografico paesaggio collinare della cittadina piemontese. La semplicità delle forme caratterizza gli edifici, identici in superficie e volumetria, sia nelle sagome esterne che negli interni, modellati dalla luce che penetra dalle grandi aperture, enfatizzate da profonde strombature: quasi dei cannocchiali che realizzano un punto di osservazione privilegiato sull’esterno.

 

In questo contesto, la scelta delle porte blindate Dierre gioca per contrasto con i colori - blu, rosso e grigio con interno laccato bianco - come a voler mettere l’accento sull’ingresso di casa come elemento simbolico. Un confine che viene protetto dai modelli della linea Synergy In, chiusure di sicurezza di ultima generazione, progettate per racchiudere un mix di caratteristiche nello spessore di una normale porta blindata.

(© Barbara Corsico)

Isolamento termico (1,4 W/mqK), acustico (45 dB), resistenza al fuoco e all’effrazione (Classe 3 e su richiesta in Classe 4), ma anche agli agenti atmosferici sono le prestazioni che caratterizzano queste porte, interamente progettate e prodotte negli stabilimenti Dierre di Villanova d’Asti. Risultati ottenuti grazie a brevetti importanti, che coprono la struttura coibentata dell’anta, e che vengono completati da componenti fondamentali, come la guarnizione del telaio, la doppia lamina parafreddo e i tappini “No air”.
Sono brevetti Dierre anche il sistema Fast-Grip®, che permette di montare e smontare  le cornici fermapannello interne in poche, semplici operazioni, così come le serrature di sicurezza dotate di trappole contro le più diffuse tecniche di scasso.

Gli edifici che compongono il Villaggio San Cassiano si strutturano attraverso due piani fuori terra e un piano interrato. Posizione e orientamento di ogni casa sono stati studiati in modo da ottenere visuali più libere possibili e garantire un senso di apertura e respiro verso l’esterno, nonostante la densità del vicinato. Le sagome esterne, così come la reale volumetria e la superficie utile si equivalgono in tutti e quattro gli edifici, donando armonia formale all’intervento. Unica peculiarità risulta la disposizione planimetrica: le unità, infatti, sono accoppiate e specchiate lungo un ipotetico asse trasversale che percorre l’intero lotto, al fine garantire l’inserimento organico e coerente dei singoli edifici e la valorizzazione dei molteplici scorci offerti dal contesto. Ogni edificio è costituito, nella porzione in emergenza, da due parallelepipedi bianchi, che si sovrappongono l’uno sull’altro ortogonalmente, incastrandosi e dando vita a una distribuzione interna su due piani semplice e funzionale, in cui gli ambienti principali si affacciano in direzione nuova e diversa, riempiendosi di luce.