Antico e moderno si fondono a Bergamo, elementi di interior design, archi, capitelli e affreschi dello storico Palazzo del Podestà danno vita a un ambiente elegante nel quale si esprime al meglio la passione per la cucina tradizionale. Nasce così, su progetto dell'Arch Paolo Albano, il nuovo ristornate Lalimentari.
Lalimentari in Piazza Vecchia a Bergamo Alta è un luogo unico; situato all'interno del Palazzo del Podestà gode di una posizione eccellente con due accessi entrambi principali: da Piazza Vecchia e da Via Colleoni. La realizzazione di interior design ha voluto, nel rispetto dei luoghi, dialogare con la storia inserendo elementi volumetrici definiti, utilizzando rifiniture decise. Così nascono le cover in texture di ottone satinato per i locali dei servizi igienici e personale; i rivestimenti in lamiera in carbon wood per le porte interne; l'utilizzo del marmo di carrara per i top dei tavoli unite alle nuove sedute in legno nero Pedrali; la scelta del ciliegio quale essenza legno ritenuta più calda rispetto al freddo elemento pietra e intonaco bianco delle esistenti e tutelati pareti; la WallWine in scatolato di ferro a caratterizzare la cantina e l'ampia scelta dei vini tutti ben visibili. Altra scelta ben precisa è stato l'apporto illuminotecnico che l'arch. Paolo Albano definisce "distratto" esaltando con dei pendenti la verticalità e gli affreschi storici presenti in enoteca, mentre nella sala vetrina a Piazza Vecchia l'installazione di un'esplosione di tensori che accarezzano il susseguirsi di volte.
Lalimentari nasce da una storia di famiglia che per la quarta generazione si trova a gestire questo luogo simbolo della città di Bergamo. La bisnonna di Paolo Chiari aprì sul finire dell'800 la Trattoria dei Cacciatori, cucina casalinga e vino sfuso, e oggi con Lalimentari viene rinnovato l'impegno offrendo la cucina tipica bergamasca e una selezione di vini di tutto rispetto, più di 800 etichette da tutta Italia. Il nome Lalimentari vuole celebrare le due tradizioni di famiglia: quella del nonno di commerciare formaggi e salumi e quella della nonna di essere ristoratrice, giocando con la semantica. Le materie prime sono solo di altissima qualità, selezionate personalmente dal proprietario che controlla come vengono cucinate, presentate e anche come vengono comunicate.
Per Paolo Chiari è fondamentale fare cultura delle proprie tradizioni, soprattutto verso chi non è della zona o addirittura chi non è italiano. Far sentire un cliente come a casa o evocargli, attraverso i piatti, sapori che appartenevano anche alle sue tradizioni famigliari è l'obiettivo primario del ristorante.