Corpi

Nacque a Torino, visse anche a Milano, fu San Giovanni di Franco Albini, insegnò sofismi alla Facoltà di Architettura a Milano, scrisse d’arte e d’amore, cudì i giovani artisti a Milano e a New York, gli venne il tic di produrre arte, amò la contingenza, il paradosso, il nulla. Visse ancora”. (Corrado Levi, Autobiografia per Museo Alchimia, foglio dattiloscritto, 1986)

Il libro, edito da Electa, propone un viaggio nella stratificata e plurale ricerca di Corrado Levi, artista, scrittore, architetto, docente, collezionista e attivista, senza dubbio una delle figure più singolari e interessanti del panorama artistico e culturale contemporaneo.
L’ambito di osservazione prediletto è quello delle arti visive, attraverso la lettura sistematica di circa 150 opere, in gran parte inedite, nonché i preziosi contributi di Luca Massimo Barbero, Beppe Finessi, un’intervista all’artista di Maria Villa e un profilo biografico tracciato da Damiano Gullì. L’apparato iconografico è proposto come un itinerario visivo e narrativo: le opere sono infatti raccolte in sezioni tematiche, dai suggestivi titoli, capaci di restituire il ricco e multiforme alfabeto visivo e semantico di Levi.

Chiave di lettura privilegiata è il tema del corpo, ricorrente con continuità e molteplici varianti nella poetica di Levi, dai primi lavori degli anni Quaranta, fino alle grandi tele degli anni Ottanta o alle installazioni e alle performance più recenti. Seppur raramente rappresentato in maniera esplicita, bensì più spesso intuito mediante allusioni e rimandi, il corpo è per l’artista il luogo “eletto”, evocato, tramite indizi, in una sorta di potente e poetica sineddoche; in altre parole un territorio emotivo e fisico capace di raccogliere, contenere, plasmare e amplificare oltre i propri confini la poetica di Levi.

L’edizione è promossa dall’artista stesso e dalla Galleria RIBOT di Milano che, oltre a rappresentare l’artista, negli ultimi anni ha organizzato le due sue mostre personali: Arte come differenza (2017) e Di amici, di uomini e di Pontormo, inaugurata a maggio 2021.
Il progetto grafico è dello studio Leonardo Sonnoli che, in un dialogo con l’artista, ha evocato il tema del corpo sulla copertina: il nome dell’artista è composto attraverso le impronte, traccia fisica della presenza corporea e, al contempo, trasposizione visiva dell’autorialità.