Ormai è evidente che la pandemia dalla quale stiamo lentamente venendo fuori ha lasciato in ognuno di noi dei segni profondi; e ancor più ci ha fatto scoprire – riscoprire per meglio dire – attenzioni a valori assunti per tradizione (o per consuetudine) e in quanto tali diminuiti nella loro importanza.
Uno di questi è sicuramente la "casa". La casa come riparo, come spazio contemplativo, come culla dalle problematiche quotidiane; ma anche la casa come esibizione delle proprie aspirazioni, dei propri desideri, dei traguardi raggiunti o ancora lontani.
Ogni tipologia di casa, da quella più modesta a quella borghese, è stata riscoperta grazie ad una "natura" che ci ha ricordato che, come tutte le specie animali, non ci possiamo esimere dal prenderci cura del mondo che ci ospita.

Questa attenzione al tema della casa si nota nella sensibilità degli artisti, nel senso ampio del termine. Come nelle sfilate di questa primavera, anche in occasione della Milano Fashion Week il tema del luogo della casa si è ripresentato in maniera evidente. Ma questa volta, a differenza della spettacolarizzazione dei volumi plastici, dei colori e dei materiale utilizzati da OMA per Prada, la casa di moda Hermès si affida all'interior designer Charlotte Macaux Perelman che crea un ambiente completamente diverso. Una installazione site-specific che attinge sicuramente ai colori brillanti della marchio ma che riflette sull'importanza della dimensione domestica. Una serie di case, che formano un piccolo villaggio, all'interno del centro sportivo italiano La Pelota dove le apertura lasciano intravedere interni domestici familiari.

Ognuna di queste case, che misurano 5 per 10 con una altezza di 7 metri, sono state costruite su un letto di sabbia e ricoperte di stampe geometriche giocose: una combinazione unica di colori, linee e forme che rimandano a rivestimenti utilizzati in epoche passate non troppo lontane ma che permettono di rendere questi elementi atemporali.

Tutto questo gioco di colori, textures e volumi "porta un senso di fisicità e consistenza e alza il sipario su un mondo ancora più vasto e invisibile".