CARNIVAL ARTS CENTRE

Il Carnevale viene celebrato in Portogallo fin dal XIII secolo e occupa una posizione centrale nell'immaginario collettivo di Torres Vedras.
Il progetto del Centro delle Arti del Carnevale (CAC) materializza questo riferimento collettivo, trasformando un macello in rovina e una cava dismessa, offrendo al contempo una piazza a un quartiere emarginato al fine di stabilire una nuova vitalità civica e urbana.

Questo quartiere, situato sulla collina di S. Vicente, era cresciuto intorno alla cava e al mattatoio, fino a quando entrambi hanno chiuso i battenti e sono diventati un frammento decadente ai margini della città. Tuttavia, i resti del mattatoio hanno conservato il loro valore iconografico, che rifletteva l'identità del luogo, e la cava, un tempo utilizzata come pascolo per il bestiame del mattatoio, si è trasformata in una piattaforma abbracciata da una scarpata, le cui dimensioni, forma e materialità hanno conferito una sensazione onirica al sito.
Il vecchio mattatoio è stato riabilitato per fungere da ingresso principale del CAC, contenente sale espositive e il negozio, direttamente collegato alla strada. Le tracce di un cortile che esisteva nel suo nucleo, per la ventilazione e il drenaggio del sangue degli animali, sono state trasformate per diventare una scala circolare che, combinata con un grande lucernario, è il punto di partenza del percorso espositivo e il supporto strutturale del contenitore espositivo principale, dove una grande finestra incornicia la vista del cratere e del paesaggio urbano informale.

La vecchia piattaforma è ora una piazza urbana la cui forma è il risultato della geometria suggerita dalla forma del cratere, quindi qualificata dalla massa della scarpata in continuità con la superficie ellittica del nuovo corpo che contiene i depositi visitabili illuminati dal cielo, e animata dalla presenza della caffetteria e dei laboratori del museo, che si aprono ampiamente in una galleria esterna coperta.
Soprattutto, si prevede che il CAC avrà una capacità di creazione di luoghi come casa e teatro urbano per la celebrazione del Carnevale, oltre che come palcoscenico per le pratiche quotidiane dei cittadini, in modo che questo quartiere torni a far parte dello spazio e del tempo della città.