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Il 23 marzo 2013 ad Amburgo inizia l’anno di presentazione della Internationale Bauaustellung (IBA) Hamburg. Per 7 mesi, con proposte diverse ogni giorno, verranno presentati al pubblico i temi di interesse e gli oltre 60 progetti dell’IBA di Amburgo.
Proprio nel cuore di Amburgo, l’IBA Hamburg lavora dal 2006 seguendo la parola d’ordine “costruire una nuova città“ declinata in tutte le sue sfaccettature. Verrà così illustrato ciò che ha visto la luce sull’Isola sul fiume Elba in questo periodo di tempo e durante quest’anno.
Più di dieci anni fa l’isola sull’Elba, con i suoi 55.000 abitanti, aveva conquistato l’attenzione del piano regolatore di Amburgo. Il processo che così ha preso avvio è culminato in un rinnovamento complessivo della pianificazione di Amburgo e nel cosiddetto “salto sull’Elba“. A partire da questo momento le isole di Wilhelsburg e di Veddel, situate nel cuore di Amburgo, hanno rappresentato lo snodo tra la Hafencity a nord e Harburg a sud. Amburgo doveva svilupparsi proprio su queste superfici al centro della città e, contemporaneamente, era necessario mettere a punto soluzioni modello per il futuro della città europea del XXI secolo. A questo scopo nel 2006 è stata fondata l’IBA Hamburg GmbH che, seguendo la parola d’ordine “costruire una nuova città“, ha elaborato progetti e strategie orientati ai temi dello sviluppo urbano, oggi in discussione a livello internazionale.

Le Internationale Bauausstellungen in Germania.
IBA Hamburg fa parte della grande tradizione dell’architettura urbana e della cultura architettonica delle Internationalen Bauasutellungen tedesche. Nate a Darmstadt nel 1901 da un orientamento riformatore che si rivolgeva alla questione dell’estetica e della vivibilità, queste mostre di architettura hanno preso l’avvio dai progetti di riforma abitativa del Moderno risalenti agli anni ’20 e, soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale, sono state sfruttate e potenziate come motori dello sviluppo urbano.
Ciò significava che i temi di interesse e i progetti delle IBA erano in rapporto diretto con i luoghi e, con il loro intervento, miravano a svilupparli in modo strutturale.
La prima IBA, che ha dato corso programmaticamente a questa idea, è stata l’IBA Berlin 1984/87. Per concezione l’IBA Emscherpark, l’IBA See e l’IBA Stadtumbau si collocano in questa tradizione. Zone come Berlin-Kreuzberg, che a quel tempo si trovava al centro dell’attenzione per l’occupazione di case, oppure l‘area devastata lungo il fiume Emsher a nord della Ruhr non dovevano temere di essere ignorate nel momento in cui sono diventati luoghi-IBA.

Il luogo dell’IBA Hamburg.
Nella prospettiva dell’IBA anche l’isola di Wilhelmsburg è un “luogo forte“. Per più di cinquecento anni generazioni di contadini hanno strappato l’isola alla corrente dell’Elba, difendendola dalle mareggiate del mare del Nord. Un arcipelago, originariamente composto da quasi due dozzine di isole pianeggianti, a metà del XIX secolo fu chiuso con un argine circolare, creando la “più grande isola europea collocata su un fiume“, senza però riuscire a proteggerla da tutte le inondazioni, come si è visto con la devastante alluvione del 1962. Le numerose vittime di questa catastrofe non sono state dimenticate e non c’è luogo ad Amburgo nel quale la consapevolezza del pericolo dei cambiamenti climatici sia superiore
a quella di Wilhelmsburg.

Le tre questioni guida dell’IBA Hamburg.
La città nel contesto del cambiamento climatico – Nuove energie per la città.
Per l’isola sull’Elba non era necessario porre all’ordine del giorno la questione della “città nel cambiamento climatico – nuove energie per la città“, essa era già in agenda a partire dal IV.IPCC-Report del febbraio del 2007. Di fronte al fatto che l’80% di tutte le emissioni di CO2 viene prodotto nelle città e che al contempo l’inurbamento del pianeta procede in modo inesorabile, nessuna esposizione che abbia a che fare con la costruzione e lo sviluppo urbano può mancare di occuparsi del tema del “cambiamento climatico e della protezione dell‘ambiente“. “Costruire una nuova città“ significa anche liberare nuove energie da ogni punto di vista. Avvalendosi del concetto strategico di una “Wilhelmsburg rinnovabile“ sono state gettate per la prima volta le basi di una roadmap per un quartiere climaticamente neutrale, che si approvvigiona di energia entro una prospettiva economica basata sul riciclaggio. In base all’“Energieatlas“, entro il 2030 le abitazioni, le attività commerciali, le infrastrutture per le imprese e i servizi dell’isola saranno completamente autonomi dal punto di vista dell’energia elettrica e, per quanto riguarda il riscaldamento, entro il 2050. Grazie a progetti ormai realizzati, già nel 2013 Wilhelmsburg sarà il quartiere di Amburgo – e forse di tutte le grandi città tedesche – di gran lunga più attento al clima. Per queste ragioni l’IBA Hamburg costruisce guardando all’ambiente e sfruttando fonti di energia locali e rinnovabili. Per esempio, dove c’era l’ex-deposito Georgswerder l’energia eolica viene “ripotenziata“, cioè ne vengono aumentate le prestazioni affiancandogli un impianto fotovoltaico. Un ex-bunker antiaereo, un monumento del periodo della seconda guerra mondiale completamente distrutto, è stato ribattezzato “bunker dell’energia“ grazie a collettori solari e ad un enorme serbatoio d’acqua. In futuro potrà fornire energia pulita a circa 3000 appartamenti nei quartieri vicini.

Con l’IBA DOCK, l’edificio centrale dedicato alle mostre e agli uffici, già dal 2010 l’IBA Hamburg è in grado di presentare uno dei suoi primi edifici costruiti in modo innovativo, in grado di adattarsi al mutevole livello dell’acqua nel porto doganale di Müggerburger, che è esposto alle maree, ma che si rifornisce autonomamente di calore in modo neutrale dal punto di vista della produzione di CO2.

Kosmopolis – Nuove chance per la città.
Anche la seconda tra le questioni fondamentali di questa IBA, “Kosmopolis – Nuove chance per la città“, si rivolge ad un problema gravoso per Amburgo: la decrescente capacità di integrazione sociale dovuta alla crescente segregazione socio-economica e all’isolamento di gruppi e strati sociali. Per questa ragione l’IBA Hamburg si occupa di strategie urbane di inclusione di persone con origini, culture e redditi differenti. Invocata per molti anni come nucleo cruciale per quanto riguarda la prospettiva sociale, Wilhelmsburg oggi è il teatro di progetti innovativi nel campo della cultura e dell’abitare.

Con otto edifici destinati alla formazione
e numerose iniziative, come la Bildugsoffensive Hamburg, l’IBA supporta l’impegno di genitori, insegnanti e dell’amministrazione pubblica.
La formazione deve diventare la chiave di volta di una valorizzazione di cui tutti possano beneficiare – le persone che ci vivono già e gli abitanti che verranno.
“Valorizzare senza scacciare!“ e “Abitare significa restare!“ sono i due motti fondamentali di questa IBA; infatti, era forte la paura che, alla fine, solo i cittadini che si trasferivano in quest’area potessero permettersi i miglioramenti previsti da lungo tempo e i 1.200 nuovi alloggi. Con progetti come quelli dedicati all’area residenziale “Weltquartier“ o alla zona “Georgswerder“, a lungo stigmatizzata, l’IBA Hamburg cerca di praticare fattivamente una politica sociale di conservazione. Inoltre, l’IBA si rivolge alle persone che vivono già a Wilhelmsburg anche attraverso la creazione di infrastrutture con un orientamento culturale specifico come il “Veringeck“, un istituto dedicato alla vita e alla cura degli anziani, o il “Welt-Gewerbehof“ per aziende piccole e piccolissime.

Metrozone – Nuovi spazi per la città.
La terza ed ultima questione fondamentale per l’IBA Hamburg non è ingombrante solo dal punto di vista concettuale: “Metrozone – nuovi spazi per la città“.Non c’è altro luogo nel quale si trovano una tale molteplicità di spazi di insediamento che sono la testimonianza del tempo e dell’architettura risalente ad epoche, culture ed etnie differenti. Queste “metrozone“, che si estendono su una superficie di circa 35 km2, sono lo spazio vero e proprio della mostra e dei progetti. In un periodo di rinascita della città le periferie interne, i resti non valorizzati della prima modernità, le infrastrutture e le aree industriali sovradimensionate, le stazioni ferroviarie per le merci e le discariche pubbliche abbandonate sono delle vere e proprie risorse per una nuova crescita della città. Qui, e non nei quartieri ben tenuti risalenti all’epoca della fondazione di Amburgo, nascerà la città di domani. Qui si può e si deve ricostruire la città. Con circa 20 progetti sotto l’egida della “metrozona“ l’IBA Hamburg intende mostrare come possano sorgere quartieri rinnovati e vivibili nelle zone trascurate collocate ai margini interni della città.
Rispetto a questo tema fondamentale il cuore dei progetti dell’IBA è quello di “Wilhelmsburg Mitte“ [Wilhelmsburg-centro], la più ampia tra le zone di nuova costruzione e, allo stesso tempo, la “vetrina“ dell’IBA Hamburg. Qui la Mostra dell’Architettura rappresenta uno dei componenti più importanti, con le sue “case modello del XXI secolo“, le quali presentano delle soluzioni innovative per edifici ambiziosi dal punto di vista estetico ma, allo stesso tempo, durevoli, adattabili e con un prezzo equo.

Il nuovo centro “Wilhelmsburg Mitte“ confina con il futuro parco pubblico di nuova tipologia della Internationale Gartenschau Hamburg 2013 [Mostra internazionale dei giardini 2013] e, insieme ad esso, costituisce il principale punto di partenza per il futuro sviluppo di questa parte della città.
Una delle misure decisive per la valorizzazione della Metrozona di Wilhelmsburg è la posa della nuova Wilhelmsburger Reichstrasse (B4/B75), una strada urbana a quattro corsie, una delle tre più grandi arterie del traffico che solcano l’isola dell’Elba. Solo così sarà possibile che grandi porzioni del centro dell’isola dotate di spazi verdi e acquatici forniscano un obiettivo al “salto sull’Elba“.

L’anno di presentazione 2013.
Dopo una fase di sviluppo durata circa sei anni, il 23 marzo 2013 inizia la presentazione finale dell’IBA Hamburg. Collocata entro un programma poliedrico e accattivante, con decine di congressi e eventi, centinaia di visite guidate e circa 2500 viaggi del bus-navetta dell’IBA i visitatori e le visitatrici potranno scoprire tutto sui temi e i progetti di questa mostra internazionale di architettura. In particolare è possibile visionare i 60 progetti dell’IBA Hamburg, i quali mostrano in modo chiaro come vada ricostruita la città se si vuole arrivare ad una ristrutturazione energetica, sociale e urbanistica. È per questo che fino al 3 novembre 2013 il nostro motto resta sempre “Venite a scoprire l’IBA!“. Sarete i benvenuti!

 

Uli Hellweg Managing Director IBA Hamburg GmbH. Born in 1948, qualified architectural engineer. Studied architecture and urban development at RWTH Aachen. 1980 freelance urban planner in Berlin.
1982 coordinator at the IBA Berlin GmbH 1984/87 for pilot projects. 1986 planning coordinator at S.T.E.R.N. GmbH for Moabit urban renewal in Berlin. 1992 head of Department of Planning and Building in the City of Kassel. 1996 managing director of Wasserstadt GmbH, Berlin. 2002 managing director of agora s.à.r.l., Luxembourg. Since 2006 managing director of the Internationale Bauausstellung (International Building Exhibition) IBA Hamburg GmbH.