area 114 | São Paulo

architect: Brasil Arquitetura

location: São Paulo

year: 2009

L’artista stava cercando uno spazio da trasformare nel proprio studio-laboratorio, un qualcosa di ampio, con soffitti alti in grado di ospitare anche le istallazioni di grandi dimensioni, un luogo in cui ricavare anche un piccolo ufficio e una “zona notte” in cui fermarsi a dormire, qualora il lavoro si prolunghi fino a tardi. Il progetto, in questo caso, consiste in un padiglione che si estende su tutta la larghezza del lotto (6,90 m); la doppia altezza permette l’inserimento di un soppalco in cui si collocano la camera da letto e un bagno. L‘ufficio, i servizi e una piccola cucina trovano posto sotto il soppalco, lasciando il resto dell’ambiente a disposizione del lavoro creativo dell’artista. Le pareti laterali sono state realizzate con i laterizi recuperati dalla demolizione della piccola abitazione che occupava precedentemente il lotto. I mattoni sono stati poi imbiancati allo scopo di sfruttare al meglio la luce naturale diurna che filtra dai lucernari sul tetto. Questo è costituito da una lastra in calcestruzzo e caratterizzato dalla presenza di un giardino e di un sottilissimo strato d’acqua permanente. La lastra del tetto così come le altri componenti della struttura sono realizzate in calcestruzzo armato, tranne le pareti laterali, costruite in mattoni. La soletta del pavimento, semplicemente levigata, va a costituire la pavimentazione stessa. Si trova sul mezzanino, realizzato in cemento faccia a vista, l’unico volume chiuso di tutto lo studio: al suo interno la maggior parte degli elementi che hanno a che fare con l’acqua, gli impianti idrici e la scala a chiocciola che collega il piano terra, il soppalco e il giardino pensile. La soletta del tetto è stata resa impermeabile da un sottile strato d’acqua al di sotto del terreno del giardino, eliminando così la necessità di utilizzare membrane isolanti. Un galleggiante e una serie di tubi di scolo mantengono costante il livello di acqua.