Sono passati 10 anni da quando Antrax IT presentò per la prima volta, al Salone del Mobile 2010, la Serie T, il primo radiatore realizzato in collaborazione con Matteo Thun & Antonio Rodriguez. Il concept partì dall’idea di trasformare il corpo scaldante in un sistema non solo multifunzionale, ma per la prima volta completamente personalizzabile. La collezione prende il nome dal celebre estruso metallico tradizionalmente utilizzato nelle costruzioni, che reinterpreta nelle forme e nei materiali: in alluminio 100% riciclabile, garantisce estrema flessibilità compositiva a partire dal classico profilo a T, proposto nella versione singola o doppia.

Nel primo caso, Serie T è una mensola installabile in orizzontale in due modalità differenti; nel secondo, invece, diventa un modulo libreria dalla linea essenziale e geometrica, da posizionare in orizzontale o in verticale, con accessori integrabili, quali ganci in acciaio inox o ripiani in legno. Qualsiasi sia la sua disposizione, Serie T funziona come un elemento scaldante di design ‘sartoriale’: la sua lunghezza è dimensionabile al cm, la colorazione è disponibile tra oltre 200 varianti a catalogo, il suo funzionamento è ad acqua o elettrico e il profilo può essere interrotto da tagli funzionali alla sistemazione delle salviette, se destinato all’ambiente bagno.

Il suo successo - testimoniato anche dalla Menzione d’Onore al Compasso d’Oro, e dalla vittoria del Good Design Award e dall’Interior Innovation Award - è stato tale da spingere velocemente verso l’ampliamento di gamma, con TT - che nasce come naturale ripetizione del modulo iniziale - e T Tower, il radiatore free-standing che, nella versione elettrica, può essere liberamente posizionato all’interno dello spazio ed enfatizza ancora di più l’impronta architetturale del progetto originario.
Sostenibile e customizzabile, con un funzionamento a basso contenuto di acqua che ne assicura il risparmio energetico, Serie T si offre come soluzione tecnologica ed estetica con cui arredare ambienti bagno, living, cucina, sino a spazi contract contemporanei.