architect: C&P Architetti
location: Mestre
year: 2024
Lo studio C&P Architetti, guidato da Luca Cuzzolin ed Elena Pedrina, ha portato a termine di recente un intervento nel cortile dei Salesiani Don Bosco di Mestre in provincia di Venezia, che ha previsto la sistemazione dell’area centrale verde e il disegno di un nuovo padiglione per attività didattiche all’aperto.
Nella parte più nascosta del centro dei Salesiani a Mestre, le facciate si uniscono per comporre un cortile, che negli anni è stato destinato a giardino: un prato verde piantumato con alberi di diverse specie e grandezze, messi a dimora in modo casuale, senza un disegno d’insieme. Lo spazio appariva come un’isola costruita all’interno del vuoto definito dagli edifici e da questi separata da un anello di asfalto, quasi invalicabile, percorso dalle auto e usato anche come parcheggio.
Nel 2020, con l’arrivo del Covid, quell’isola verde è apparsa come una possibilità in grado di ospitare all’esterno quelle attività che per i divieti di assembramento non si potevano più svolgere all'interno: il giardino inabitato è così divenuto, ancora una volta in maniera spontanea, un "interno fuori". Sul prato è stato collocato un padiglione temporaneo utilizzato come aula all’aperto e come luogo di aggregazione. Rapidamente gli studenti si sono appropriati non solo del padiglione ma di tutto il giardino, collocando sapientemente sedie e tavoli nelle zone più ombreggiate; con i loro spostamenti, poi, hanno disegnato i percorsi diventati per gli architetti tracce dalle quali far partire il progetto di riqualificazione.
Il progetto di C&P Architetti, iniziato nel 2022, non ha fatto altro che strutturare, consolidare e mettere in ordine le tracce delle pratiche che hanno conferito un nuovo significato al luogo, abitandolo proprio a partire dal 2020.
Gli elementi che costituiscono il progetto sono il padiglione in metallo e vetro collocato nello stesso punto di quello temporaneo, le pedane in legno, divenute basi per sedie e tavoli, posizionate nelle zone d’ombra individuate dagli studenti, i percorsi tracciati dai movimenti e solamente “induriti” da piastre in materiale riciclato e drenante, la sostituzione di alcuni alberi e il taglio di quelli sofferenti perché non adatti al luogo per la loro dimensione, l’aggiunta come nuovo elemento affiancato al prato e agli alberi di aiuole da fiore e l’illuminazione realizzata con nuovi corpi illuminanti.
Il giardino, grazie al disegno di C&P Architetti, ha interrotto così il suo perimetro invadendo il nastro d’asfalto che lo circonda, erodendo la sua superficie, lasciando così spazio a nuove aiuole dalle forme organiche. Il residuo del nastro di asfalto, che consente l’accesso esclusivamente ai mezzi d’emergenza, da elemento separatore è diventato luogo di connessione tra il giardino e i portici della scuola, e oggetto di future azioni artistiche di street art.