Da sempre la composizione del triangolo ha affascinato gli architetti per la complessità della sua risoluzione. Un rompicapo compositivo che non tutti riescono a risolvere.
Questo è successo anche per lo studio Muoto; si sono trovati davanti alla complessità di un lotto di risulta – triangolare giustappunto – oltre che ad un tessuto urbano ricco di marginalità.
Questo complesso scolastico progettato a Boulogne Billancourt dallo studio francese Muoto si inserisce in un contesto urbano complesso, situato in un terreno triangolare "satellite" nella Rive de Seine Joint Development Zone (ZAC). Prende la forma di uno skyline merlato che definisce diversi profili costruiti lungo le strade che lo costeggiano. Questa forma composita trova omogeneità nel trattamento delle facciate in acciaio le cui superfici sono finemente scanalate. La scuola materna ha un cortile interno e la scuola elementare ha un cortile con terrazza.
Il progetto tenta di dialogare con la “trasparenza” concettuale; quella dei curtain wall modernisti, dei prospetti vetrati delle università Saclay e di Sarcelles.

Entrambi i cortili si affacciano a sud e sono protetti dalla vista dei vicini. Due trame sono create agli angoli della trama. La palestra situata a prua dell'edificio ha un doppio accesso, dalla scuola e dalla strada. Quando la scuola è chiusa, funziona come una struttura aperta al pubblico, che può essere trasformata in una sala da concerto o in un cinema di quartiere.

Nelle parole di Muoto, l’estetica dell’edificio “fa riferimento esplicitamente al passaggio dall’antica vocazione industriale del sito all’era digitale”.
La sovrapposizione dell’asilo e della scuola materna, dotati di patii separati a quote diverse, e la loro composizione con la palestra, aperta al pubblico, confermano l’abilità di Muoto nel gestire la distribuzione dei programmi all’interno del volume edilizio.