Un’icona del design domestico che cambia pelle e si trasforma in oggetto da indossare. È la sfida lanciata da PLH, azienda nota per le sue placche di comando elettriche, che in occasione di una nuova collaborazione ha deciso di spingersi oltre il confine del progetto industriale. La capsule collection nasce dall’incontro con Anna Cri – nome d’arte della designer italo-spagnola Anna Cristina Scardapane – che ha interpretato i dettagli delle placche PLH come spunti per una linea di gioielli inedita.

Il progetto nasce dall’incontro tra due mondi affini: la precisione tecnica e il design progettuale delle placche PLH e la sensibilità artistica e artigianale di Anna Cri: “Osservare da vicino i dettagli delle nostre collezioni e vedere come Anna li reinterpretasse in gioielli ha aperto una nuova prospettiva sul nostro lavoro,” racconta Corelli. La designer ha osservato pulsanti, levette e geometrie delle placche, trasformandole in anelli, bracciali, collane e orecchini. Non una copia, ma una traduzione creativa capace di trasferire un linguaggio dal mondo dell’interior design a quello della gioielleria.

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Ogni pezzo è realizzato a mano, senza stampi, per esaltare il gesto artigianale. Le forme essenziali che da sempre caratterizzano i prodotti PLH diventano linguaggio orafo: linee pulite, dettagli calibrati e una sobrietà estetica che si fa segno da indossare.

Con la capsule collection Anna Cri per PLH, l’azienda conferma la propria vocazione a esplorare nuove dimensioni del progetto, portando la sua cifra estetica oltre il progetto industriale. Se le placche sono da sempre “devices with soul”, i gioielli, che da esse prendono ispirazione, diventano naturalmente “jewelry with soul”, segni da indossare che racchiudono l’essenza del design di PLH: innovazione e sperimentazione.

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