Un dialogo virtuoso tra architettura e natura, artigianato e tecnologia: così lo studio Alvisi Kirimoto ha firmato una villa contemporanea affacciata sul Golfo degli Aranci, in Sardegna. Un progetto che dissolve i confini tra interno ed esterno, dove una sequenza di ambienti e leggere scatole di vetro, collegate da una copertura a sbalzo, forma un organismo unitario immerso nei riflessi del mare e della vegetazione.

Alvisi Kirimoto
©Marco Cappelletti

Distesa su un terreno di due ettari nel paesaggio collinare della Gallura, la villa si presenta come un piccolo borgo contemporaneo. Sentieri in granito giallo accompagnano la pendenza naturale del suolo e conducono a una piazza centrale, punto d’incontro tra i tre edifici preesistenti. L’intervento conserva la volumetria originaria, alleggerendo gli involucri per integrarsi nel contesto naturale: muretti in pietra, curve morbide e terrazzamenti dialogano con la linea del mare, in un equilibrio tra geometria e spontaneità.

Alvisi Kirimoto
©Marco Cappelletti

Vetro, legno e granito locale definiscono l’identità del progetto. I materiali, lavorati da artigiani del territorio, riflettono l’approccio di Alvisi Kirimoto, che unisce tecnica e sensibilità. I soffitti a quattro falde in legno richiamano l’architettura rurale, mentre il recupero delle coperture in coppi conservano la memoria della casa sarda.

©Marco Cappelletti

L'edificio principale ospita le aree comuni — soggiorno, cucina e sala da pranzo — oggi aperte verso il paesaggio grazie a grandi vetrate che collegano i setti murari disposti lungo l’asse est-ovest. Gli altri due edifici, destinati alla zona notte, garantiscono privacy e silenzio con affacci su giardini indipendenti. L’interrato accoglie gli ambienti di servizio.

Alvisi Kirimoto
©Marco Cappelletti

L’abitazione offre un’esperienza spaziale avvolgente, pensata per restituire un equilibrio tra comfort e appartenenza al luogo. Un progetto attento alle preesistenze e alle caratteristiche del luogo per regalare il massimo confort agli abitanti della casa.

©Marco Cappelletti

La luce guida l’intero intervento: riflette il mare, attraversa il granito e penetra dalle grandi superfici vetrate che incorniciano l’orizzonte. Gli edifici, liberati dalle partizioni originarie, aprono scorci sul paesaggio, enfatizzati dalla precisione dei serramenti metallici di Secco Sistemi.

Alvisi Kirimoto
©Marco Cappelletti

Per garantire continuità visiva e resistenza in un contesto marino, Alvisi Kirimoto ha scelto il sistema OS2 75 in ottone brunito. Porte-finestre, scorrevoli e aperture a bilico si integrano nel disegno architettonico con profili sottili che lasciano spazio alla luce. Le pergole in legno e metallo filtrano il sole, definendo zone d’ombra che sfumano il confine tra interno ed esterno.

Alvisi Kirimoto
©Marco Cappelletti

Vincitore del Compasso d’Oro 2018, OS2 75 combina efficienza termica, versatilità e cura artigianale del dettaglio. I profili, con sezioni a vista da 27 a 62 mm, alloggiano vetri fino a 50 mm e permettono molteplici varianti nella modulazione dei prospetti e nelle tipologie di apertura, anche con anta a ribalta. Sono oltre 40 infatti profili tra cui scegliere per dare soluzione a qualsiasi esigenza formale o funzionale di progetto e per realizzare nel dettaglio il serramento desiderato.

Alvisi Kirimoto
©Marco Cappelletti

Scheda progetto 
Progetto: Villa S 
Luogo: Palau, Sassari 
Progettista: Alvisi Kirimoto 
Sistema: OS2 75, ottone brunito 
Serramentista: Nuova Metalli