area 125 | cino zucchi cza

architect: Cino Zucchi Architetti

location: Bologna

year: 2008

Volumi alti che guardano al paesaggio dei colli posati su basamenti a forma di isolato che definiscono un nuovo sistema di spazi pubblici e racchiudono corti verdi: il modello urbano adottato dal Master Plan per l’area a nord della stazione di Bologna è chiaro e convincente. L’esperienza europea sul rinnovo di aree urbane semicentrali ne ha rivelato l’efficacia, dando vita a nuovi ambienti urbani che riorganizzano forme conosciute in configurazioni inedite, in grado di rispondere ai nuovi stili di vita e alla rinnovata sensibilità nei confronti delle risorse naturali. La varietà delle funzioni insediate rendono il nuovo intervento un vero e proprio pezzo di città e non solo un quartiere di espansione. L’elaborazione architettonica per quattro isolati definiti dal piano trova nella loro posizione specifica le occasioni per generare un paesaggio architettonico variato, attento alle condizioni di margine, al programma edilizio, all’orientamento rispetto al corso del sole. Edifici alti ed edifici bassi generano lungo le strade una silhouette cangiante, che racchiude giardini comuni di grande qualità ambientale. Nella porzione nord dell’intervento i corpi edilizi acquistano nuove libertà in rapporto al margine stradale, mettendo in continuità le corti alberate con il più vasto verde del parco, in una sorta di “glissando” architettonico tra la struttura più compatta della città a sud e il paesaggio del parco a nord. L’andamento mosso dei corpi di fabbrica verso l’interno dell’isolato, le differenti altezze degli edifici, le grandi terrazze affacciate sulle corti, le logge che ritmano le facciate su strada danno vita a un ambiente urbano confortevole e vario, che trasfigura in forma astratta la scala e gli spazi della Bologna storica sullo sfondo del nuovo parco. La varietà del programma funzionale - residenza, commercio, uffici - genera le occasioni per articolare una sequenza di spazi urbani di diversa qualità: il basamento commerciale si divide per definire un passaggio pedonale a cielo aperto che attraversa l’isolato. La copertura del basamento commerciale sostiene dei giardini pensili per le residenze dei piani superiori sui quali affacciano le ampie terrazze degradanti. Gli isolati a sud interpretano il tema della qualità ambientale che anima tutto il progetto in chiave più “urbana”: il modello a isolato richiesto dal piano è parzialmente aperto sulle strade minori per generare il massimo irraggiamento solare per le corti e per gli appartamenti a tutte le ore del giorno e per dare continuità nord-sud ai giardini interni. I volumi più alti e i corpi bassi terrazzati sul lato interno, unificati dal profilo mistilineo della linea di gronda e dalle vaste aperture del basamento, presentano sul perimetro un fronte più compatto che alterna logge ed alte finestre.
L’integrazione tra la dimensione pubblica della città e quella privata dell’alloggio è ottenuta attraverso un attento disegno dei caratteri distributivi dei vari livelli; la disposizione dei blocchi scala e ascensore permette la massima flessibilità nei tagli degli alloggi, che possono variare nel tempo per rispondere all’evoluzone dei nuclei familiari e delle esigenze abitative. Tutti gli appartamenti sono disegnati con grande attenzione all’esposizione solare degli ambienti, e organizzati intorno ad uno spazio aperto privato - nella forma di una loggia sul perimetro “urbano” dell’isolato o di un balcone sul lato della corte verde - che costituisce un importante elemento di transizione tra interno ed esterno. Imparando dal tessuto della città antica, pochi e semplici elementi architettonici sono ricombinati in una trama sempre cangiante: grandi campiture in intonaco di colore grigio caldo di diversa intensità e saturazione, mattoni di color argilla in diverse tonalità, pannelli in alluminio elettrocolorato nelle tinte del grigio-verde e grigio-azzurro, parapetti in vetro acidato e acciaio, generano una narrazione visiva di grande intensità, che fa da “basso continuo” agli accenti architettonici che segnano i diversi luoghi del nuovo intervento. Contro la progressiva “suburbanizzazione” del territorio, riportare un’alta qualità abitativa in città vuole dire preservarne la vitalità e la ricchezza sociale e ambientale, elementi cardine del suo ruolo irrinunciabile nel paesaggio italiano.