area 134 | clients

architect: Herzog & de Meuron

location: Natal, Brasile

year: 2014

La palestra “Arena do Morro” è il primo progetto realizzato nell’ambito di un proposta di intervento urbano più ampia dal titolo “A vision for Mãe Luiza” (Un progetto visionario per la Mãe Luiza, ndt), sviluppato dal nostro studio, in collaborazione con il Centro Sócio Pastoral Nossa Senhora de Conceição nel 2009. Il Mãe Luiza non è la tipica favela, la sua identità, il suo carattere derivano non solo dall’ambiente naturale unico in cui si colloca ma anche dalla creatività della gente che qui vive, unita da un forte senso di comunità. Il Mãe Luiza è adagiato tra l’area naturale protetta delle dune di Natal e la zona commerciale del lungomare. Lo studio urbanistico da noi sviluppato è andato ad identificare le mancanze in termini di attività urbane del quartiere, ha individuato gli spazi disponibili all’interno del tessuto urbano densamente costruito, ha dato vita a nuove attività in aree con potenziale di sviluppo.

Il progetto prevede la realizzazione di una passerella di nuovi edifici e interventi che ospiteranno tutta una serie di nuove attività di interesse pubblico, collocate perpendicolarmente all’arteria principale del quartiere e che si estenderanno fino all’oceano. La palestra, che ospiterà diversi campi da gioco, spalti per 420 spettatori, sale multifunzionali per corsi di ballo e per la scuola, una terrazza con vista sull’oceano, spogliatoi e sale ricreative aperte al pubblico, è il vero progetto architettonico di stampo pionieristico dell’intervento. La struttura esistente che ospita la vecchia palestra costituisce la base di partenza del nostro progetto; questo prevede la realizzazione di un’unica ampia copertura che si estenderà sull’intera area del progetto architettonico; la forma del tetto verrà limitata e sarà pertanto definita dai confini stessi del sito. Tale copertura introdurrà una dimensione tutta nuova all’interno del quartiere Mãe Luiza e riprenderà, nel contempo, la tradizione tipica nel nord est del Brasile, di dar vita a spazi pubblici utilizzando grandi coperture-tetto. Il progetto diverrà un simbolo per e della comunità stessa. Al di sotto della copertura del tetto, la pavimentazione si presenta con una serie di terrazzamenti tipici del luogo, che vanno a seguire l’andamento stesso de terreno. Gli spalti per gli spettatori segnano il perimetro del campo da gioco, della sala multifunzionale e delle aule di danza, tutto un corollario di altri spazi viene a formarsi tra un ambiente e l’altro. Il perimetro interno è definito da una parete a sé stante ondulata che segue il profilo delle sedute a gradoni e dei volumi circolari delle sale distaccate e dall’atmosfera più intima. Questi ultimi volumi sottolineano il carattere “comunitario” degli spazi e delle attività svolte all’interno.

La trasparenza della struttura e il bianco del tetto distinguono il progetto all’interno di un tessuto urbano altrimenti grezzo e colorato, quale quello del quartiere Mãe Luiza. Come il pezzo mancante di un puzzle, il complesso occupa una delle aree vuote ai confini del quartiere, lo completa e da vita ad uno spazio nuovo e ampio per la comunità, ben visibile anche da lontano. Le due estremità del tetto, allungato e spiovente, si aprono verso il quartiere, invitando i cittadini ad entrare. Man mano che ci si avvicina al volume dell’edificio, le sue dimensioni distruggono, a livello visivo, la sua materialità, i suoi elementi architettonici.

La struttura si presenta semplice e aperta, in grado si rispecchiare e dialogare con i materiali e le tecniche costruttive disponibili localmente. Il tetto è costituito da pannelli in alluminio ondulati e isolati, non strettamente uniti gli uni agli altri ma installati in modo da rimanere separati, pur creando sovrapposizioni; tale tecnica permette alla luce naturale di entrare, consente la giusta ventilazione pur impedendo all’acqua piovana di entrare. La parete curvilinea sottostante è realizzata con blocchi in calcestruzzo, sviluppati e prodotti localmente. Ogni mattone presenta delle alette verticali poste di diagonale, con i bordi arrotondati. Ruotando i blocchi, le alette verranno orientate diversamente creando livelli di trasparenza e di privacy differenti.  Sia la copertura del tetto che la parete divengono membrane permeabili e trasparenti che consentono all’aria fresca proveniente dall’oceano di entrare e all’aria calda di uscire, filtrano la luce naturale e animano l’intero edificio dando vita a giochi di ombre e luci. Durante le ore notturne, l’effetto viene invertito, consentendo a chi è fuori di vedere ciò che avviene all’interno, come in una grossa lanterna accesa. La palestra è permeabile, dotata di un sistema naturale di raffreddamento dell’aria, che permette di ridurre l’impatto dell’edificio sia sull’ambiente che sul tessuto urbano, trasformandolo in un complesso dedicato alla gente, punto di riferimento per lo sport, il tempo libero e attività culturali. Il successo ultimo del progetto dipenderà anche dal programma diurno e notturno offerto e dall’accettazione da parte della comunità del quartiere Mãe Luiza.