area 117 | wineries

architect: Jesús Marino Pascual

location: Villabuena en Elciego, Spain

year: 2008

La proposta progettuale per la Bodega Antion si basa sul raggiungimento di due obiettivi fondamentali. Da un lato l’attenzione per il luogo dove sarà sviluppato il progetto: un’area molto irregolare con un dislivello di 10 metri di altezza dove verranno sistemati i volumi delle navate della cantina in modo che la campagna li accolga con naturalezza. Dall’altro, rendere la parte amministrativa-commerciale un segno pubblicitario riconoscibile.
Il progetto voleva trasformare la cantina in una vite del vigneto, radicata nella terra, sotto la quale (in profondità) si alimenta la produzione, mentre all’esterno le sue foglie, ci permettono di riconoscerla, vederla, offrendoci il suo frutto pulito e appetibile. La maggior parte del volume risulta interrato, coperto da un manto verde che impedisce l’incisione del paesaggio. È l’area operativa della cantina, le cui necessità di equilibrio termico consigliano la protezione all’interno del terreno. L’erba soprastante crea un manto di isolamento termico e regola l’evaporazione dell’acqua d’irrigazione.
Questi corpi sotterranei emergono dal terreno in maniera differente secondo la funzione della volumetria. Così il blocco destinato alla elaborazione del vino che nella parte nord mostra solo l’apice, a sud evidenzia tutto il volume con la sua facciata ventilata che protegge dall’incidenza diretta del sole.
L’area che ospita il magazzino delle materie prime e la zona dell’imbottigliamento, a pianta rettangolare, protegge a sud la facciata della parte destinata all’invecchiamento, che rimane così protetta come anche la facciata ovest e quella est, sotterranea.
La zona amministrativa, commerciale e rappresentativa, che ospita anche 12 camere da letto si apre sul paesaggio vinicolo circostante che ha come sfondo la sierra de Toloño. La sala di elaborazione del vino, un cilindro di 30 metri di altezza, è il volume che costituisce il nucleo generatore di tutta la complessa geometria del progetto. In questa sala si svolge il processo di elaborazione per gravità attraverso un sistema tecnologico di movimento in verticale con depositi appesi per evitare il pompaggio, l’agitazione e lo stress nel vino.
Questa parte è circondata perimetralmente dalla sala delle botti, la cui struttura a base di muri concentrici intagliati con vuoti parabolici offre una immagine ricca e singolare. La pianta della cantina si estende in modo concentrico a partire dalla sala dell’elaborazione fino all’astratta, ma lineare, sala di invecchiamento. Allo stesso modo, i corpi amministrativi e commerciali, così come il piccolo hotel, si distribuiscono come spinti da una forza centrifuga verso nord, alla ricerca del paesaggio. Il monolito, in cemento a vista e colorato, disciplina l’insieme, solamente alterato dall’acciaio inossidabile che corona il grande cilindro della sala di elaborazione, coerentemente con la simbologia della sua funzione.