architect: Keller Architettura

location: Frattamaggiore (Napoli)

year: 2018

Il progetto di Villa Tarantino, opera di recupero realizzata dallo studio Keller Architettura, si inserisce nel filone del dialogo tra architettura contemporanea e archeologia industriale. Ricco di contaminazioni del Novecento, l'impianto originario dell'edificio è ottocentesco, neoclassico e con muratura portante in tufo giallo napoletano.

Per la fabbrica, che si estende per circa 300 metri quadri, l'eventuale abbattimento dei muri alti sei metri sui quali poggiano gli archi in tufo avrebbe significato avallare un'operazione di cancellazione della memoria del genius loci e della vocazione nativa dell'edificio: il canapificio.

Pertanto, la scelta progettuale dello studio Keller Architettura di Napoli, guidato da Antonio G. Martiniello, è stata quella di consolidare la storia e la struttura intervenendo prima di tutto sulle fondamenta della fabbrica.
Esse si intrecciano con le fondamenta del nuovo edificio, un neo-blocco bianco distinguibile rispetto alla preesistenza. Affinché la struttura ad archi in tufo potesse compenetrarsi con leggerezza nei nuovi muri dell'edificio nascente, il sistema portante è stata progettato interamente in acciaio: travi e pilastri in acciaio, solai in lamiera grecata e muri con termo blocchi per garantire l'isolamento termico.

A raggiungimento del comfort termico necessario alla destinazione d'uso dell'edificio, è stato installato un efficiente sistema di riscaldamento a pavimento e sono stati installati pannelli solari sulla copertura piana. L’utilizzo della vecchia cisterna, per raccogliere l'acqua piovana e riutilizzarla, partecipa alla quasi completa autosufficienza di Villa Tarantino.