architect: Tarik Zoubdi Architecte + Moubir Benchekroun Architect

year: 2020

Alessio Mei
Alessio Mei

L'Istituto di promozione socio-educativa dell'OCP è un progetto per una scuola superiore nato dal desiderio di fornire un nuovo edificio didattico per i figli dei lavoratori del gruppo OCP a El Jadida in Marocco. Con una visione che incoraggia l'apprendimento, la condivisione e l'interazione, la scuola superiore è stata progettata per collegare la vecchia scuola media, costruita nel 2017, e il vicino complesso residenziale OCP. Per garantire la sicurezza degli studenti e ridurre il flusso del traffico, il parcheggio è stato progettato per rimanere lontano dall'ingresso principale della scuola inserendo un un percorso pedonale prioritario che fornisce una circolazione fluida tra gli edifici.

Alessio Mei

La compattezza del progetto, riprende la compattezza delle architetture tradizionali del luogo e ha permesso di accorciare le distanze percorse dagli utenti, soprattutto al primo piano, dove sono state create passerelle esterne lungo il corridoio centrale che hanno la funzione di collegare i due corpi di scale principali. Un ampio piazzale d'ingresso funge da spazio di transizione tra la scuola e l'ambiente circostante, favorendo l'interazione sociale e fornendo al contempo uno spazio sicuro per i bambini, lontano dai veicoli. Questo grande vuoto contribuisce a mettere in evidenza l'architettura dell'edificio.

Alessio Mei

L'involucro bianco pensato in pannelli GRC svolge la stessa funzione dei "mashrabiya", ossia quei dispositivo di ventilazione forzata naturale, frequentemente usati nell'architettura tradizionale dei Paesi arabi. La riduzione della superficie, prodotta dalla griglia della "mashrabiyya", accelera il passaggio del vento e permetta il raffreddamento dell'aria in ingresso all'edificio. Dunque una ripresa della tecnica costruttiva del luogo contro l'eccessivo calore del sole che aiuta, attraverso i giochi di ombra e luce, a portare anche poesia e spiritualità agli spazi interni. Lo stretto passaggio – il vicolo – interno che attraversa l'edificio ricorda le strette strade ombreggiate delle Medine. È il filo conduttore che collega tutti gli spazi.