architect: Elisa Enrietto

location: Torino

year: 2022

Nel cuore di Torino, un piccolo bilocale di 38 metri quadri, situato al secondo piano di un edificio del 1903 progettato in origine dall'architetto Pietro Fenoglio, è stato ristrutturato per una giovane coppia grazie al progetto di Elisa Enrietto. L'appartamento si trova tra i caseggiati di inizio Novecento della Società Torinese per Abitazioni Popolari: un isolato di tre ''stecche'' nel verde, progettato per un'edilizia più salubre, tra decorazioni Liberty e mattoni a vista. 

Lo stato di fatto presentava alcuni punti di debolezza: una stanza da letto dalle dimensioni eccessive ma poco sfruttata, una cucina molto stretta e un bagno mal organizzato, ma anche due punti di forza, una grande luminosità dei locali e un bell'affaccio sugli alberi del cortile privato. L'architetto con pochi interventi murari, rispetto alla pianta originaria, ha cercato di sfruttare al meglio gli spazi, con arredi su misura, funzionali alle esigenze e ai gusti dei clienti. Prima di tutto, la cucina e la stanza da letto sono state invertite. 

©Fabio Oggero

La zona notte ha potuto così godere dell'effetto rilassante della finestra che si affaccia sugli alberi del cortile chiuso al traffico ed essere un ambiente lontano dai rumori della città; acquisire una piccola cabina armadio ed essere più comoda al bagno. Il letto a baldacchino dalla struttura in ferro verniciato a polvere, su disegno dell'architetto, è una sorta di 'stanza nella stanza', una scatola colorata attrezzata con quattro cassettoni a scomparsa estraibili sui lati, dove poter riporre biancheria e oggetti vari.

La tenda del baldacchino crea un sipario, una bolla di armonia e riservatezza, capace di isolare il luogo del riposo, trasformandolo in una via di fuga dalla quotidianità. Il tessuto è traforato e stampato con motivi 'foliage multicolor' di Monstera Deliciosa. L'effetto di luce è affascinante, una proiezione luminosa di grande effetto, come se ci trovassimo circondati dalle fronde di una giungla indoor. Le lampade con il filo sono appese al soffitto del baldacchino in lamiera a rete e possono essere spostate dove serve più luce. 

©Fabio Oggero

Per poter continuare a mantenere l'apertura finestrata verso l'esterno, il bagno è rimasto al suo posto ma è stato attrezzato diversamente. La vasca da bagno è stata sostituita da una doccia nella nicchia ed è stato aggiunto un comodo mobile lavabo su disegno, con ante in lamiera stirata a maglia quadrata. Uno specchio di ampie dimensioni, sistemato strategicamente vicino alla finestra, riflette la luce naturale amplificando il reale spazio a disposizione. Gli scorrevoli di vetro temprato trasparente dell'antibagno e della doccia, riprendono nei colori, la palette verde acquamarina degli arredi e dei rivestimenti verticali.
Le porte scorrevoli a scomparsa, in vetro trasparente a specchio, lasciano filtrare la luce al loro interno e amplificano lo spazio della casa. 

La nuova cucina, più ampia e funzionale, si trova al posto della vecchia zona notte e si affaccia sul lato strada più trafficato e rumoroso. Il materiale utilizzato per le ante di tutti gli arredi, è un multistrato fenolico di betulla, un pannello di legno chiaro con venature a vista, resistente all'umidità e quindi particolarmente adatto per essere utilizzato per le ante della cucina. Il tavolo da pranzo che all'occorrenza può diventare scrivania, è disposto vicino alla grande porta finestra con affaccio sul balcone.

©Fabio Oggero

Nella zona living, l'area dedicata al relax è compatta ma garantisce una comoda visione della tv, grazie al mobile frontale e al divano da due confortevoli posti a sedere.
La palette colori è uno 'strumento di progetto globale', che si estende sia alle pareti, che agli arredi che ai tessili. I colori vanno letti sempre insieme agli altri che li circondano, e mai da soli. Il verde nelle sue sfumature più chiare e rilassanti è stata una scelta ispirata ai colori del cortile: verde salvia, verde oliva, verde acquamarina e verde petrolio, colori freschi, luminosi e riflettenti, che conferiscono un maggiore senso di profondità alle stanze. 

Per trasformare l'ambiente del bagno e della zona giorno, l'architetto ha pensato di dare maggiore profondità agli spazi, giocando con due diversi 'pattern', disegni modulari e componibili in numerose configurazioni e colori, che formano un tappeto ceramico adatto a rivestire pareti e pavimenti. Il rivestimento delle pareti del bagno che disegna le pareti con giochi grafici, è composto da piastrelle di formato quadrato 15x15, disposte in quattro fasce di quattro differenti tonalità di verde, dalle più scure in basso, alle più chiare in alto. 

©Fabio Oggero

Anche il piano di calpestio della cucina, gioca con pattern geometrici colorati, le stesse piastrelle quadrate di dimensioni 15x15 cm, nelle stesse quattro tonalità di verde, sono posate e mixate in maniera differente. Si viene così a creare un nuovo effetto ottico di forte impatto visivo, che pur essendo bidimensionale, perché generato partendo da una singola piastrella quadrata, crea un effetto complessivo tridimensionale. 

La casa è tascabile, ma attrezzata e organizzata in ogni minimo dettaglio, tanto che si finisce per dimenticarsi completamente della metratura minima a disposizione.  

CREDITI DI PROGETTO:
Località: Torino
Destinazione d'uso: abitazione privata
Dimensione: 38 mq
Cliente: privato
Progettista: arch. Elisa Enrietto
Data di completamento: 2022
Rivestimento: 15x15 Mosa Tiles
Letto a baldacchino: in lamiera a rete, su disegno arch. Elisa Enrietto
Tessili: tenda Foliage Paola Navone per Rubelli Kieffer da Trame di Casa
Sospensioni singole: Creative Cables
Tinte: Sikkens Italia
Specchi, cristalli e vetro doccia: Cristal King
Cucina: su disegno arch. Elisa Enrietto
Top Cucina: Silestone, da Petrini snc
Mobile bagno: in lamiera stirata, su disegno arch. Elisa Enrietto
Lavabo: Variform di Pozzi Ginori
Rubinetteria: Gun di Jacuzzi
Lampada Bagno: Dioscuri di Artemide
Sospensione a soffitto: Sinnerlig, Ilse Crawford per Ikea
Parquet: Linea A, da Il Pastello di Italo Angelino
Opere fotografiche: Federico Masini, Fabio Oggero