architect: LADO architetti
location: Loiano, Bologna, Italy
year: 2025
Nel cuore dell'Appennino bolognese, ai confini di un piccolo borgo a 750 metri di altitudine, lo studio LADO architetti firma il progetto di una casa immersa in un paesaggio dal carattere profondamente agricolo. L'intento del progetto è quello di armonizzare la tradizione costruttiva del territorio con un linguaggio architettonico contemporaneo. La nuova abitazione, eretta al posto di un fabbricato degli anni Settanta, si distingue non solo per la sua funzionalità ma anche per un approccio radicale che fonde tradizione e modernità. L’obiettivo del progetto infatti, non è solo quello di rispondere ai vincoli imposti dalla topografia e dalle normative locali, ma di rivelare una nuova forma di simbiosi tra architettura e paesaggio.

Il progetto, pur mantenendo la classicità della copertura a falda inclinata tipica delle abitazioni dell’Appennino, sceglie di rielaborarla in una forma essenziale. La sagoma dell’edificio, spezzata in due corpi distinti, crea un gioco di linee che dialogano con il contesto, ma senza cadere nella trappola della mera imitazione del vernacolare. La disposizione volumetrica, influenzata dalle restrizioni legate alla distanza dalla strada rurale e all’altezza massima consentita, esprime una ricerca di equilibrio tra funzionalità e integrazione paesaggistica.

L'edificio si presenta con un involucro esterno monocromatico di colore nero, una scelta audace che non si limita a essere una semplice questione estetica. Da un lato, il colore scuro permette alla casa di inserirsi nel paesaggio, diventando parte integrante della natura circostante, dall’altro, emerge visivamente per contrasto, affermando la sua presenza senza gridare, ma con una discreta potenza formale. Una decisione che implica una riflessione sulla percezione visiva nell’ambiente naturale: la casa si fonde, ma al contempo si distingue come nuova entità.


Un aspetto interessante del progetto è la presenza di un’autorimessa separata, ma collegata al corpo principale da un portico. Quest’elemento non è solo funzionale, ma rappresenta un tentativo di mimesi con la natura attraverso l’uso di un reticolo metallico destinato a ospitare piante rampicanti. La vegetazione, che piano piano avvolgerà la struttura, ammorbidisce la geometria del volume e riduce l'impatto visivo dell’edificio, permettendo alla costruzione di relazionarsi con l'ambiente in modo più organico.


La scelta di pavimentazioni permeabili, come la ghiaia drenante e il terreno stabilizzato per i percorsi esterni, evita la rigidità degli spazi artificiali, restituendo un legame diretto con il suolo. In questo modo, la casa emerge dal terreno, il confine tra l’interno e l’esterno diventa sfumato, trasformando l’edificio in un’ulteriore estensione del paesaggio.



L’uso di pareti in X-LAM e solai in legno lamellare riduce il peso della struttura, adattandola alla particolare conformazione del terreno, che presenta una scarsa resistenza. L’isolamento in fibra di legno migliora le prestazioni energetiche dell’edificio, unito all’utilizzo di pannelli fotovoltaici che alimentano una batteria per l’accumulo dell'energia, e un sistema di recupero delle acque piovane che contribuisce ad una maggiore consapevolezza ecologica. Ogni scelta progettuale è orientata all' inserimento dell'edificio nel contesto senza compromessi sul piano dell'efficienza energetica e della funzionalità.


Per quanto riguarda gli interni, il piano terra, pensato per massimizzare la percezione dello spazio, si apre generosamente verso la vallata occidentale attraverso una grande vetrata, che non solo inonda gli spazi di luce naturale ma dissolve ogni confine tra interno e esterno. Il piano superiore è pensato per essere il più funzionale possibile, ospita due camere che possono facilmente diventare tre, e un bagno, con una disposizione pensata per ottimizzare l’uso dello spazio.
Le ampie superfici vetrate consentono che la casa abbia un punto di osservazione privilegiato sulla natura che la circonda, una scelta progettuale che non solo esalta il valore paesaggistico, ma mette in primo piano l'interazione tra luce, spazio e ambiente.


Team di progetto: arch. Luca Ladinetti, arch. Anna Branzanti, arch. Alejandra Osorio Restrepo, arch. Riccardo Bozzini
Area di progetto: 3.730 mq
Superficie costruita: 150 mq
Progetto strutture: ing. Emanuele Fornalè
Progetto impianti: Per. Ind. Lorenzo Vecchi
Demolizioni e fondazioni: F.lli Lorenzini s.r.l.
Impresa costruttrice e impianti: Prosapio Patrick Service s.r.l.
Serramenti: Nuova Zamagna
Arredi su misura: Rabatto s.r.l.
Finiture: Delisari Materia Design s.r.l.s.