Stravolgere gli stereotipi del mobile con capacità creativa e brillante ironia. L'azienda di Lentate sul Seveso Fratelli Boffi presenta Truman, un cabinet irriverente che sembra uscito dalle pagine di qualche rivista degli anni Settanta, ispirato alle immagini oniriche del party del secolo di Truman Capote, o dalle illusioni ottiche di Victor Vasarely, questo mobile contenitore infrange tutte le regole del design e trasporta l’osservatore in un tempo sospeso tra passato e presente, carico di contrasti ma anche di rigore ed equilibrio.
Truman è rimasto per anni negli archivi dell’azienda, prototipato e mai finalizzato, in attesa di riscoprire una nuova luce. Ritrovato tra decine di prototipi e sperimentazioni condotte negli anni dall’azienda, alla ricerca di nuove interpretazioni dell’abitare e nuove sperimentazioni nella lavorazione del legno, Truman è stato finalmente portato a compimento mantenendo inalterata la sua originale estetica e funzionalità.

Truman è un mobile contenitore composto da un vano a tutta altezza con anta a battente e una serie di sei cassetti contenitori posizionati lateralmente in colonna sulla profondità del mobile. Il corpo del mobile è rifinito con laccatura opaca bianca e decorato con cerchi neri che assecondano il movimento della struttura. Geometrie scomposte, linee sinuose contrapposte a tagli netti, vani contenitore inaspettati. Un cabinet che stupisce, incuriosisce, fa sorridere per la sua inusuale estetica e i suoi colori rétro. Indefinibile, irrequieto, teso, inconciliabile, è il contrasto che si scatena lungo il confine del bianco e nero che definisce e decora la sua superficie.
Paragonabile più a una scultura che a un arredo, Truman sembra rispondere al manifesto del cubismo ceco dei primi del 900, esplorando l’utilizzo creativo della geometria e delle forme frammentate, non solo a livello estetico ma anche a livello costruttivo.
Truman completa il ricco ventaglio di novità lanciate quest’anno e dimostra ancora una volta come la Fratelli Boffi sia un’azienda eclettica, capace di tradurre in manufatti le idee più stravaganti senza inseguire le mode del momento, e comprovando la grande maestria nella lavorazione del legno, frutto di un’esperienza quasi centenaria.