Affascinato dal tema dei giochi di incastri e delle sovrapposizioni, Philippe Nigro non ha esitato a raccogliere il “seme” lanciato da Manerba: il progetto di una libreria pensata espressamente per gli spazi di lavoro contemporanei. Philippe Nigro progetta la libreria Stem a partire dall’analisi pragmatica del “know how” di Manerba e dall'idea di unire principi semplici: tre componenti - colonne, traverse in metallo e piani - dalla combinazione delle quali nasce un “infinity system”. La struttura - colonne dalla sezione inaspettatamente abbondante - e i materiali (il legno massello, prima di tutto) sono i protagonisti di questo sistema, che nasce come una microarchitettura per germogliare e svilupparsi in moduli compatti o sistemi più articolati  proprio come le foglie dallo stelo, Stem, da cui prende il nome.


Stem cresce in altezza o in larghezza secondo le necessità degli spazi, oggi più che mai in continua evoluzione” - spiega Philippe Nigro; da consolle bassa, a terra cielo, il sistema può fungere da parete divisoria o libreria da parete; e le possibilità di personalizzazione con schienali pieni e differenti finiture per i piani sono pressoché infinite.
Linee pulite, morbide, accoglienti - come l’ufficio secondo Manerba - per un sistema dall’inesauribile modularità e dalla solidità anche visiva che può crescere in altezza e in larghezza, per caratterizzare gli spazi professionali e far germinare le idee. Ideale per separare, unire, organizzare, dividere, contenere.