Rimesso in produzione da Poltronova in occasione della mostra Superstudio 50 a cura di Gabriele Mastrigli al MAXXI di Roma (riallestita al Power Station of Art di Shanghai), il Sofo, colorato e pop si compone di due elementi di uguale importanza e imprescindibili l’uno dall’altro: il design della forma e quello della stoffa.
La forma del divano viene ottenuta tagliando in due il parallelepipedo iniziale di poliuretano espanso, con una ulteriore suddivisione a metà si ottengono le due poltrone. Il tessuto del rivestimento, parte integrante del progetto, nelle versioni a righe verde e rosa / rosa e arancione con i nomi Verosa e Rosancio, come ricorda lo stesso Natalini, che ne è stato l’ideatore, rendeva omaggio a un atteggiamento surrealista e futurista.

"Sofo è un posto che puoi mettere in fila come un treno, o usare per costruire montagne e troni, montagne e piramidi saldamente piantate nel terreno. Ma alla fine è solo un blocco di poliuretano, un cubo diviso in due parti da una 'S' e quindi coperto da materiale con due grandi strisce. È il risultato di un’operazione molto semplice, senza sprechi materiali o intellettuali.  Sembra un grande oggetto colorato, forse un po’ astratto, come tutte le cose con un po’ di gioia che sembrano cose di un altro mondo".
Adolfo Natalini, Superstudio 1966