La cosiddetta Casa di ConFine è un progetto dell’architetto Simone Subissati: realizzata a Polverigi (An), nelle Marche, è una casa sostenibile dal punto di vista energetico che si ispira alle architetture della tradizione per esprimersi con un linguaggio assolutamente contemporaneo, inserita perfettamente in un paesaggio agricolo.
Dalla tradizione della casa rurale marchigiana - racconta Subissati - il progetto prende in prestito la compattezza e lo sviluppo longitudinale del corpo di fabbrica con gli spazi abitativi in linea”.
L’edificio si sviluppa infatti per 33 metri con un volume allungato, netto e rigoroso, chiuso alle due estremità ma assolutamente permeabile sui lati lunghi per permettere la massima fusione con l’esterno e la visione simultanea sui due versanti del crinale da ogni ambiente. Posizionata sulla sommità di un’altura, la casa è stata studiata secondo una bioclimatica passiva che permette un guadagno termico nei mesi freddi e un raffrescamento naturale nei mesi caldi. Questo grazie alla ventilazione incrociata e all’effetto camino che consente il raffrescamento naturale e che compensa, nei mesi caldi, un effetto serra controllato.

Ferro, legno, vetro e cemento, sono i materiali utilizzati per la costruzione e per le finiture interne, per l’arredo e per gli elementi della zona atta alla preparazione dei cibi. Larga solo 8 metri, Casa di ConFine vede il suo sviluppo orizzontale scandito dalla ordinata sequenza di elementi architettonici che disegnano i due prospetti principali. Un passo irregolare, una spaziatura variabile, a testimoniare quell’idea di confine effimero, valicabile, attraversabile, che è alla base del progetto. Definiscono l’involucro esterno del piano terra il vetro delle aperture e il ferro verniciato color ruggine delle pannellature, mentre il piano superiore è identificato dalle strutture in legno lamellare, dalla membrana microforata del giardino d’inverno e dal cappotto bianco del volume dedicato a zona notte e bagni.
All’interno gli ambienti si sviluppano a piano terra in sequenza a partire dall’area d’ingresso, le zone di servizio (bagni e lavanderia) e la zona giorno, un open space di 75 metri quadri che ingloba cucina e living arredato con essenzialità. Alla zona notte è invece destinato il primo piano.

Una residenza unifamiliare nella quale la luce è assoluta protagonista e accede copiosa negli ambienti interni grazie alla permeabilità dei prospetti lunghi. Proprio per questo, per soddisfare le richieste di isolamento termico e allo stesso tempo assecondare il progetto di scansione modulare dei fronti, massima attenzione è stata dedicata alla scelta dei serramenti. Il forte scambio visivo con l’esterno è infatti regolato dalle aperture irregolari segnate da montanti in ferro color ruggine, che si succedono per quasi tutta la lunghezza e su entrambi i versanti, creando vetrate in successione di varie larghezze. Subissati ha selezionato il sistema OS2 75 di Secco Sistemi zincato verniciato una serie dagli spessori minimi che integra alte prestazioni a una resa estetica assoluta, determinata dalla pulizia del disegno ma anche dall’impiego di materiali preziosi. Dall’acciaio zincato all’acciaio inox, con le straordinarie qualità di resistenza all’ossidazione e alla corrosione, dalla patina inconfondibile del corten alla ricchezza materica dell’ottone, utilizzato in questo progetto, o alla capacità di assumere i tratti cromatici del bronzo antico. Tutti proposti in un’ampia gamma di finiture e con una resa estetica di alto livello, tutti in grado di interpretare lo scorrere del tempo aggiungendo valore al progetto. Sono oltre 40 i profili che il sistema a taglio termico OS2 mette al servizio del progetto, molteplici le combinazioni con i quali esprimere la propria poetica progettuale sempre finalizzata alla ricerca della massima trasparenza e della purezza delle linee.