A Roma, il Palazzo delle Esposizioni, un imponente edificio in stile neoclassico affacciato su via Nazionale progettato da Pio Piacentini nel 1877 e inaugurato nel 1883, è oggi uno dei punti di riferimento per l’arte contemporanea. Dopo l’ultimo intervento di restauro, riqualificazione e adeguamento funzionale sviluppato a tre mani dagli architetti Firouz Galdo (progetto definitivo), ABDR Architetti Associati (progetto esecutivo) e Michele De Lucchi (direttore artistico e progetto degli interni), appare come uno spazio elegante, sviluppato su tre livelli per un totale di circa 12.000 metri quadri. L’intervento ha consentito di adeguare la struttura alle nuove funzioni richieste, sia dal punto di vista della distribuzione degli spazi principali e di servizio, sia per quanto riguarda l’implementazione della dotazione tecnologica finalizzata alla migliore esposizione e conservazione delle opere.
Il nuovo assetto del Palazzo, completato nel 2007 dopo cinque anni di lavori, prevede che al piano terra, alla quota di via Milano, siano concentrate prevalentemente le attività commerciali, che comprendono una libreria, centro specializzato per l'arte e merchandising dedicato, e una caffetteria, oltre agli spazi educativi. Ai livelli superiori invece la concentrazione di sale e spazi espositivi per oltre 3.000 mq, con una monumentale sala quadrata di oltre 400 mq. All’ultimo livello una grande “serra” di 2.000 mq ricavato ex novo ospita il ristorante.
Massima attenzione è stata dedicata a risolvere problemi impiantistici di carattere generale: dalla qualità dell'aria, al controllo microclimatico per le opere e per l'accoglienza del pubblico, a nuovi impianti per la sicurezza sia antintrusiva che antincendio. In particolare il nuovo sistema di climatizzazione che consente oggi a Palazzo delle Esposizioni di essere in linea con gli standard tecnici internazionali richiesti dai musei prestatori delle opere. In questo contesto si inserisce anche l’intervento di Secco Sistemi, chiamata a sostituire i serramenti esistenti delle finestre e delle grandi porte d’ingresso, nell’ottica di un miglioramento generale delle prestazioni dell’involucro e della sicurezza dei visitatori. Proprio per questo sono stati scelti sistemi in grado di garantire performance tecnologiche avanzate ma anche di inserirsi al meglio nell’architettura dell’edificio.
All’interno di un progetto di restauro e riqualificazione così complesso il tema delle aperture svolge un ruolo prioritario per completare il percorso di adeguamento di ogni parte dell’edificio agli standard contemporanei. La scelta dei progettisti è ricaduta sui sistemi SA20 di Secco Sistemi sia per gli ingressi sia per le finestre dell’edificio. Una soluzione che da un lato garantisce all’involucro l’isolamento necessario per aumentare l’efficienza complessiva della struttura, dall’altro assicura una perfetta funzionalità e sicurezza per il flusso di visitatori all’interno del Palazzo. Senza dimenticare ovviamente l’aspetto estetico. Sotto questo aspetto la flessibilità dei sistemi proposti ha permesso di riprodurre il disegno originale dei serramenti e di assicurare un equilibrio compositivo tra superficie vetrata e spessore dei profili anche per elementi di dimensioni così elevate in linea con l’architettura monumentale del palazzo. SA 20 di Secco Sistemi s’inserisce infatti alla perfezione nei contesti edilizi che richiedono al serramento particolari caratteristiche di robustezza e sicurezza, anche per superfici di grandi dimensioni.
La soluzione è costituita da un sistema di profili tubolari con spessore delle lamiere 2 mm profondità 60 mm per vetri fino a 48 mm, caratterizzato da complanarità esterna e interna tra anta e telaio. Lo spessore di 2 mm della lamiera di acciaio zincato garantisce solidità e resistenza all’effrazione, grazie anche al sistema di assiemaggio mediante saldatura, che permette di costruire serramenti monolitici ad altissima resistenza. Lo spessore e la conformazione dei profili con camera europea consentono l’applicazione di accessori certificati per qualsiasi tipo di apertura verso l’interno e l’esterno.