architect: Bettazzi+Percoco architetti

location: Prato

year: 2022

Un'opera complessa e variegata gestita in modo impeccabile dallo studio B+P architetti (Bettazzi+Percoco architetti) in Toscana, in una frazione della città di Prato. La città laniera è caratterizzata, infatti, da numerose frazioni che rappresentano qualcosa di più di semplici porzioni urbane: si configurano come veri e propri paesi, nati e sviluppati negli anni, a volte nei secoli, attorno alle proprie chiese (e circoli), con un forte senso di appartenenza e con il tipico campanilismo che caratterizza in generale tutta la Toscana.
Tra tutti i paesi di Prato, uno su tutti in particolare è diventato celebre grazie al suo illustre abitante, l'attore premio Oscar Roberto Benigni: Vergaio.

©Darragh Hehir

Proprio nella frazione Vergaio, nella periferia ovest di Prato, tra le villette unifamiliari a “terra‐tetto” tipiche e l’atmosfera di paese, ha preso vita un progetto di riqualificazione totale curato dallo studio B+P. Non solo un progetto di interior ma di architettura a 360°, passando anche dall’esperienza del Superbonus che ha aperto scenari molto complessi ma al contempo straordinari e fino a ora inesplorati. Un cantiere ricco e complesso, tre piani di costruzione che sono stati stravolti dal tetto alla cantina con interventi che hanno portato a un organismo edilizio completamente rinnovato dal punto di vista architettonico, impiantistico ed energetico.

©Darragh Hehir

L’idea è stata quella di scardinare la rigida impostazione planimetrica tipica di questa tipologia edilizia degli anni Sessanta, fatta di stanze ben definite e separate, a favore di una maggiore fluidità e fruibilità degli ambienti. L’ingresso che prima risultava chiuso e buio, adesso si apre su un ampio e luminoso living dal quale è schermato da una libreria leggera a tutta altezza. La scala, un tempo nascosta dietro al muro di spina, adesso diventa protagonista dello spazio integrandosi perfettamente con il living al quale è collegato fisicamente e visualmente grazie al primo gradino che si trasforma in basamento del mobile tv; il parapetto scultoreo infine diventa un elemento di unione e collegamento visivo di tutti piani. Il muro di spina che prima separava in maniera decisa gli spazi, ora si trasforma in un fondale scenografico che accoglie paesaggi marini onirici frutto della sovrapposizione grafica di diverse spiagge del mondo (realizzato con carta da parati personalizzata).

©Darragh Hehir

A fianco di questo paesaggio si inserisce la porta Boisè completamente a specchio; quasi ad annullare la sua presenza, la porta immateriale conduce alla cantina; un gioiellino rustico fatto di sestini in cotto e pietra a vista che ospita un’ottima selezione di vini, il tutto visibile anche dal piano terra grazie a una piccola porzione di solaio in vetro che lascia intravedere questo piccolo scrigno.
Nella zona cucina‐pranzo la demolizione della parete divisoria ha trasformato lo spazio in un unico grande ambiente moderno e dinamico. L’isola e la pavimentazione in cementine delimitano virtualmente la zona cucina da quella per il pranzo dominata da un grande camino a legna, contemporaneo nell’aspetto ma che, insieme alla cantina, recupera quel sapore tradizionale dell’abitare.

©Darragh Hehir

Il primo piano precedentemente era suddiviso in una zona giorno con camino nella parte posteriore, un bagno e due camere sul prospetto principale. Nel progetto il primo piano è completamente dedicato alla zona notte con la realizzazione della camera padronale completa di bagno privato e cabina armadio nell’ex zona giorno; camera doppia e camera degli ospiti nel prospetto lungo strada. Le camere sono caratterizzate da carte da parati personalizzate: un elegante e delicato pizzo su fondale dai toni caldi per la camera matrimoniale e una grafica di grande personalità su fondale effetto cemento per la camera di un adolescente appassionato di disegno.

©Darragh Hehir

Continuando a salire, si giunge nella mansarda che, grazie all’intervento di isolamento della copertura, è stata trasformata da grande ripostiglio a luogo accogliente dove sfogare le proprie passioni dal fitness al gaming; un ambiente dal forte carattere dove le strutture sono lasciate a vista e innesti di luce washwall ne esaltano le caratteristiche materiche. Anche gli esterni sono stati oggetto di una revisione radicale che ha portato alla ridefinizione degli accessi sia sul fronte principale che su quello tergale, dove una serie di piattaforme che sembrano galleggiare su un cuscino di luce, disegnano l’ingresso all’immobile. Le porzioni verdi sono state ridefinite e valorizzate con un’illuminazione studiata ad hoc che ne va a esaltare i bordi e il verde. Le due aiuole sono state pensate per le api con piante e fiori colorati e profumati.

©Darragh Hehir

Il discorso è più complesso per i tre prospetti, i quali, nell’ottica dell’efficientamento energetico dell’intero immobile, sono stati oggetto di posa di cappotto termico che ne ha determinato una nuova spazialità verticale sulla quale siamo intervenuti con un nuovo disegno delle facciate. Il gioco di riquadri scuri che interessano i tre lati è un tributo al Duomo di Prato e al gioco di tonalità dell’alberese che ne caratterizza la facciata.
Il progetto di efficientamento energetico oltre al cappotto termico in facciata, ha previsto un importante intervento dal punto di vista impiantistico: il vecchio impianto a caldaia e caloriferi è stato sostituito con un sistema ibrido composto da una pompa di calore aria‐aria che alimenta delle bocchette nascoste nei salti del cartongesso per la climatizzazione estiva e riscaldamento invernale, e una caldaia a condensazione che alimenta il radiante a parete e i termoarredi nei bagni. La pompa di calore è aiutata dai pannelli fotovoltaici installati sul tetto i quali alimentano anche una colonnina di ricarica per auto. I pannelli fotovoltaici sono fissati alla copertura tramite un innovativo sistema di supporto reticolare in acciaio che permette di forare il tetto in soli quattro punti.

©Darragh Hehir

Scheda progetto
Progetto architettonico e luci: Bettazzi+Percoco architetti
Progetto impianto termico: ing. Filippo Baroncelli
Intervento: Ristrutturazione residenziale
Dimensioni interni: 278 mq
Dimensioni esterni: 103 mq
Committente: privato
Località: Prato
Arredi, finiture e luci
Divano: Zippy di Samoa
Tavolo tondo allungabile: Giove di Calligaris
Libreria: Airport di Cattelan Itlalia
Lampada da terra: Yanzi
Porta: Boisè di Albed
Cucina: DELINEA di Scavolini
Incassi: KAP di Flos
Poltrona: K/Wood di Kartell
Porta scorrevole: Quadra di Albed
Pannello scorrevole: AND con binario magic telescopico invisibile di Albed
Lampada a sospensione: Wireflow di Vibia
Termocamino a legna: Piazzetta
Lampada a sospensione: Falkland di Danese Milano
Profili luminosi: Macrolux, Viabizzuno, Novalux
Cantina vini: Libreria del Vino di Elite to be
Termoarredi: TORRI e CANNUCCIA di BREM
Rubinetteria: ROADSTER ACCENT di Cisal rubinetteria
Sospensione camera matrimoniale: IC Light di Flos
Incassi invisibili a soffitto: 9010
Corrimano: Ottomano di Olev
Maniglia: TOOL di Colombo design
Infissi esterni bicolore: Navello
Tunnel solare: Fakro
Sistema reticolare di fissaggio pannelli fotovoltaici con OMNIABLOK: Omnia Strutture
Rivestimento a pavimento, interno ed esterno: serie Opificio di Panaria
Fondale parete camino: IRON serie Oxidart di Ceramica Sant’Agostino
Basamento camino: Nero Marquinia serie Eternity di Panaria
Tappeto e schienale cucina decoro: TRAME serie Opificio di Panaria
Rivestimento a parete lavabo: WIGWAG di 41zero42
Vernice camino: Corten di Oikos Paint
Parquet zona notte: Itlas
Rivestimento a parete: DREAM serie WonderWall di Cotto d’Este
Rivestimento parete vasca: Metro-Paper serie Metrochic di Ceramica Sant’Agostino
Rivestimento pavimento bagno vasca: Metrosign serie Metrochic di Ceramica Sant’Agostino