Linee essenziali e un'attento studio delle forme e dei materiali: Bastien Taillard, art director di Radar e socio co-fondatore, ha disegnato la nuova lampada Lafayette, presentata in anteprima a M&O e da alcuni giorni lanciata sul mercato internazionale. Raffinato pezzo scultura che rende omaggio alla Francia del Re Sole e alla Parigi del 1800, ma è anche una chiara citazione dell’intervento sulla facciata dello store Louis Vuitton in Place Vendôme, firmato dall’architetto Peter Marino.

Lafayette è un inno a Parigi, a Milano, un simbolo di due città molto speciali che illuminano l’arte, la moda, il design e la cultura - ha commentato il designer -. Un riferimento al disco solare, o meglio, una vibrazione dorata che entra nelle nostre case”.
Prevista in due versioni, a parete e a sospensione, con diametri di 40 o 60 cm, è concepita come materia in divenire che si offre alla libera interpretazione dell’utente. I singoli raggi possono infatti essere aperti, per ottenere una resa scenografica, o mantenuti piatti, per un aspetto minimalista. “Volevo creare un oggetto che venisse consegnato piatto e di cui il cliente potesse appropriarsi - ha spiegato Bastien -. Qualcosa che non è fisso, ma in continua evoluzione”. Come sempre nel caso di Radar, parte integrante della sfida è stato il procedimento tecnico di realizzazione.

Lafayette è realizzata in ottone massiccio, a partire da grandi lastre che devono essere tagliate con macchine a controllo numerico”. Sono dunque stati necessari molti prototipi, modelli in carta e in alluminio per ottenere la forma perfetta, affinché i raggi fossero flessibili e solidi allo stesso tempo. “Lo sviluppo ha richiesto più di un anno e l’applicazione di differenti know-how - ha raccontato Francesca Bertini, che costituisce l’altra faccia (ovvero, il lato business) di Radar -. Ma Lafayette è speciale e si inserisce perfettamente nel nostro catalogo, composto di luci che non sono timide, ma prendono posizione negli spazi e negli interni caratterizzandone fortemente le architetture. Pezzi da vivere, in grado di catturare gli sguardi sia da accesi che da spenti”.