Per il quarto anno consecutivo, USM Modular Furniture e il Politecnico di Milano rinnovano il loro dialogo tra azienda e mondo accademico. L’iniziativa, nata con il progetto USM X Politecnico di Milano – L’Università come luogo di lavoro, mira a far scoprire agli studenti le potenzialità del sistema modulare USM Haller, stimolandoli a immaginare nuove destinazioni d’uso e soluzioni creative.

Il concorso e il progetto architettonico

L’obiettivo di USM è avvicinare gli studenti e gli “architetti del futuro” al proprio universo progettuale, stimolandoli a reinterpretare in chiave creativa e fuori dagli schemi l’iconico sistema USM Haller, immaginandone nuove e originali destinazioni d’uso. In questa edizione, l’azienda ha coinvolto gli studenti della Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano, affiancati dai docenti Faroldi, Vettori e Baglione. L’obiettivo: sviluppare un concept del sistema USM Haller integrato nel progetto dell’area CSAC di Parma.

Come nelle edizioni precedenti, gli studenti hanno lavorato in gruppi, usando il configuratore USM e gli strumenti messi a disposizione dall’azienda, per esplorare nuove declinazioni del sistema modulare. La giuria di USM Modular Furniture ha valutato i progetti in base a criteri di innovatività, fattibilità tecnica, originalità nella gestione della modularità ed efficacia comunicativa.

USM Modular Furniture

"USM PERIAKTOI": il progetto vincitore

Il progetto vincitore di quest’anno è USM PERIAKTOI, ideato da Alfarei Annika, Campese Giorgio e Keiss Francis. La proposta si distingue per la reinterpretazione creativa del periaktoi, antico dispositivo scenografico rotante, adattato al sistema Haller. "L'idea è nata dalla nostra ricerca per il progetto più vasto: un teatro e una scuola di teatro come estensione del CSAC di Parma, città con una lunga tradizione teatrale. Per questo motivo abbiamo scelto di integrare USM non solo come arredo o elemento architettonico, ma come strumento performativo all'interno del teatro." hanno affermato gli studenti.

Composto da quattro moduli su ruote, ciascuno con due facce aperte, il concept riproduce ambienti domestici in colori distintivi: rosso per la camera da letto, giallo per la cucina, verde per il soggiorno e blu per il bagno. "Questa scelta progettuale è stata pensata per alterare la percezione dello spazio e la trama da parte del pubblico: un attimo prima si sta sbirciando in una scena privata, quello dopo ci si trova all'esterno, osservando una facciata. Per gli spettatori questa tecnica sarebbe un'esperienza visiva ludica e architettonica: una coreografia di stanze e colori che si trasforma in tempo reale davanti al pubblico. Tale processo, reso possibile da USM, rafforza così l'essenza viva e trasformativa del teatro, diventando oltretutto uno spunto di riflessione su come il design, pensato per uno specifico impiego, possa trovare nuove possibilità di utilizzo."

Gli studenti hanno ritenuto fondamentale la logica progettuale di USM per il concepimento del progetto grazie al suo sistema modulare altamente flessibile: "Abbiamo trattato gli elementi USM come blocchi da costruzione piuttosto che oggetti di arredo, il che ci ha permesso di pensare in termini di movimento, ritmo e trasformazione. In questo modo la modularità del sistema, oltre ad essere uno strumento performativo, assume una funzione educativa: gli studenti di teatro possono interagire direttamente con il sistema, assemblando loro stessi la scenografia e comprendendo così il forte legame tra struttura e narrazione."

l progetto, infatti, mette in luce un aspetto fondamentale: sistemi modulari come USM Haller permettono scenografie flessibili e personalizzabili, anche con elementi non concepiti originariamente per il palcoscenico.

Inoltre, gli studenti sono rimasti colpiti dal potenziale insito dei moduli USM in una logica costruttiva così semplice: "La combinazione di tubolari, giunti sferici e pannelli sembra minimale, ma consente infinite variazioni spaziali. Consapevoli che il progetto ideato è una visione disruptive del sistema USM Haller, ciò che ci ha sorpreso di più è stata la capacità di questo sistema di adattarsi al contesto teatrale. Immaginando i moduli montati su ruote, le strutture diventano così dispositivi scenografici in grado di trasformare un palcoscenico in pochi secondi. Infine, la combinazione di elementi e superfici da noi proposta, con le loro varie espressioni materiche e cromatiche, permette infinite possibilità di ambientazioni e narrazioni."

USM Modular Furniture

A gennaio 2026, USM Modular Furniture ospiterà gli studenti vincitori nella sede dell’azienda, un’occasione per scoprire una realtà internazionale simbolo dell’arredamento modulare, resa iconica dal sistema USM Haller, parte della collezione permanente del MoMA di New York dal 2001.