Dopo aver completato un importante restyling, Open Project inaugura la nuova sede a Bologna. Trasferimento che cade nell'anno della celebrazione dei 40 anni dalla fondazione dello studio, ma che non vuole essere un punto d'arrivo, bensì una tappa nel percorso evolutivo e di crescita.

La nuova sede non sarà solo un headquarters, ma anche un punto di incontro per talenti del design, dell’arte e dell’innovazione. Per il 2025 sono previsti eventi, mostre e talk che trasformeranno questo spazio in un vero e proprio hub creativo, proseguendo il percorso di dialogo e contaminazione tra discipline diverse avviato nel 2024 con gli incontri di “Per qualcuno può essere lo spazio”. L’obiettivo è promuovere una visione trasversale e poliedrica della realtà attuale, affrontando le sfide che il futuro riserva.

Il nuovo quartier generale si trova tra Porta Lame e Porta San Felice e a pochi passi dal MAMbo, il Museo di Arte moderna di Bologna. La nuova sede è poggiata sulle mura di cinta della città, nelle tre arcate del piano terra e nell'area scoperta esterna all'edificio è ancora visibile la loro struttura geometrica.

Open Project

Il complesso architettonico, risalente al XVI secolo, un tempo ospitava la Chiesa della Santissima Trinità, con annesso oratorio e ospedale. Si tratta di una delle dodici chiese costruite lungo la terza cerchia muraria della città, situata in una posizione strategica tra il centro storico e quella che, all’epoca, era la campagna, oggi trasformata nell’area di espansione occidentale della metropoli bolognese.

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L'attività di riqualificazione è durata 12 mesi e ha compreso un intervento sia dal punto di vista strutturale e di ammodernamento sia di restauro di elementi di pregio architettonici e decorativi.

Il locale, di 1.200 metri quadrati, ha subito diverse trasformazioni: dall'essere una chiesa a un locale da ballo e una falegnameria.

Open Project

L'intervento di Open Project si è concentrato nel raggiungere un equilibrio armonioso tra rinnovamento e rispetto per l'antico. L'obiettivo è stato quello di creare un ambiente che fosse funzionale e dal design moderno, senza trascurare la valorizzazione del suo background storico.

Il progetto ha richiesto particolare attenzione nella sua realizzazione, poiché è stato necessario integrare le esigenze di un ufficio contemporaneo con le peculiarità di una struttura antica. Questo ha comportato un ammodernamento degli impianti e del sistema acustico, oltre all’introduzione di soluzioni funzionali, come il grande acoustic box per riunioni e l’allestimento di arredi adeguati.

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Nello specifico, al piano terra il box - realizzato su disegno dello studio - consente di avere uno spazio raccolto senza interrompere la visibilità del volume originario. Nella sala principale al primo piano, invece, dove il soffitto supera i dieci metri di altezza, la parete è stata mantenuta grezza per enfatizzare la stratificazione del luogo nel corso dei secoli.

Tutte le postazioni sono in open space per favorire il confronto continuo e la condivisione, caratteristiche che da sempre sono cruciali nell’attività progettuale di Open Project. Un approccio progettuale che ritroviamo nelle diverse aree dello studio, con spazi che consentono di lavorare in team, fare riunioni allargate e un’area break che favorisce la socialità.

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Durante i lavori di ristrutturazione è stato rinvenuto un doppio ordine di affreschi, visibili nella sala principale al primo piano e una targa in pietra che rievoca la storia dell’edificio esposta all’interno nell’ingresso.