architect: Migliore+Servetto

location: Milano

year: 2023

Dopo aver vinto nel 2018 il concorso nazionale per la progettazione di tutti gli allestimenti del Museo di Storia Naturale di Milano, lo studio Migliore+Servetto ha portato a termine il progetto permanente per la Sala IX dedicata alla “Storia Naturale dell’Uomo”.
L'intervento si sviluppa su un’area di circa 400 metri quadri e ha previsto la concezione complessiva di impostazione della sala - in termini anche di piani e spazi di comunicazione grafica ambientale e multimedialità, e la progettazione degli allestimenti che porterà alla riapertura al pubblico della Sala a partire dalla fine del 2023, dopo oltre un anno dalla sua chiusura.

Torre scenica 0.1/Un cespuglio africano e torre scenica 0.2/Fuori dall’Africa

Il contributo dello studio di progettazione, grazie alla corale sinergia tra elementi allestitivi, comunicazione grafica e multimedialità, mira a restituire la sala museale come un vero e proprio “teatro della narrazione”, capace di dialogare con pubblici differenti per fascia di età, livello di conoscenza, lingua e cultura di appartenenza, mantenendo il visitatore protagonista dell’intera esperienza.
Il concept allestitivo ideato per la sala sull’evoluzione umana è quindi solo il primo passo di un processo di rinnovamento messo in atto dal museo ed è stato pensato per essere poi adattato e declinato in tutte le altre.

Focus della Torre scenica 0.1/Un cespuglio africano con multimedialità

Il Museo di Storia Naturale di Milano costituisce per la città un centro sia culturale sia artistico, in quanto custode di una collezione dall’inestimabile valore scientifico, composta da più di 700 teche espositive suddivise in 23 sale, all’interno di un palazzo neogotico edificato nel suggestivo contesto dei giardini pubblici Indro Montanelli. La realizzazione della Sala IX è stata pensata per integrarsi armoniosamente nel complesso delle sale museali, rispettando la struttura architettonica esistente e valorizzando l’essenza del luogo.

Vista d’insieme con focus sulla Torre scenica 0.3/Homo sapiens con animali preistorici

Alla base del concept generale e al progetto di allestimento permanente della sala, gli architetti Ico Migliore e Mara Servetto hanno posto la temporalità, immaginando spazi destinati a una lunga vita d’uso: il sistema espositivo è stato per questo ideato in maniera integrabile, composto da elementi autoportanti e indipendenti che si inseriscono in modo leggero nello spazio, progettati per accogliere contenuti sempre diversi.
In assonanza con gli obiettivi del progetto scientifico di Anna Alessandrello, Conservatore della Sezione di Paleontologia del Museo di Storia Naturale di Milano, la disposizione dei contenuti trova così attraverso questa nuova struttura allestitiva la possibilità di sviluppare un racconto denso e stratificato, a cui il visitatore si può accostare in modo coinvolgente e spontaneo attraverso molteplici livelli di approfondimento in base alla propria curiosità e conoscenza.

Focus della Torre scenica 0.2/Fuori dall’Africa con multimedialità

La progettazione del nuovo assetto della Sala, che è composta dalla combinazione di diverse tipologie espositive, restituisce in modo immediatamente intellegibile la ripartizione curatoriale in quattro macro-aree, ciascuna delle quali, contraddistinta da un colore e da una segnaletica numerica e visiva fuoriscala. “Chi siamo?” : la posizione dell’uomo nella natura e all’interno dell’ordine dei Primati; “Un cespuglio africano”: tra 6 e 2 milioni di anni fa in Africa si sono originate e hanno convissuto numerose specie di ominidi bipedi, tra cui le più antiche del genere Homo; “Fuori dall’Africa”: nel corso degli ultimi 2 milioni di anni circa, rappresentanti del genere Homo hanno a più riprese ampliato il proprio areale diffondendosi al di fuori dell’Africa; “Homo sapiens”: la comparsa dei più antichi appartenenti alla nostra specie.

Focus della Torre scenica 0.0/Chi siamo? Focus su scheletri di primati attuali

Al centro di ciascun’area campeggia una torre scenica, cuore dell’allestimento: un parallelepipedo alto 4,5 metri, realizzato totalmente in vetro, pensato come ambientazione di una narrazione tra il fisico e il digitale, sia negli spazi interni sia in quelli esterni. La prima torre è completamente chiusa e funge da grande teca in cui sono esposti scheletri di primati attuali. La seconda è attraversabile e invita il visitatore a entrare, immergendosi nella scenografia multimediale. La terza ha un ingresso che apre lo sguardo sull’ambiente interno, allestito per costruire un racconto immersivo sull’uscita dall’Africa di antichi rappresentanti del genere Homo. La quarta, anch’essa attraversabile come la seconda, è dedicata al pensiero e alla creatività e si affianca a una teca speciale costruita ad hoc che contiene resti monumentali di animali preistorici.

Focus della Torre scenica 0.3/Homo sapiens con multimedialità

Accanto alle quattro torri sono disposti cinque espositori free-standing, alti 2,5 metri, pensati come bauli di racconto aperti e posizionati in verticale, il cui interno è allestito per approfondire temi inerenti alla sezione entro cui sono collocati, e cinque teche, presenti in Sala in due tipologie: a tavolo e a torre. Grazie alla presenza di impercettibili cerniere posizionate sui lati, è stato possibile allestire entrambi i modelli direttamente dall’interno. Questo accorgimento è stato pensato per agevolare l’eventualità di aggiornare o modificare il contenuto esposto in modo agile e veloce, per garantire piena rispondenza al continuo evolvere delle necessità espositive. A dare continuità al racconto frazionato nei quattro momenti, lo studio di progettazione Migliore+Servetto ha posizionato sui lati lunghi della sala un doppio piano inclinato, uno per ogni sezione, per ospitare la timeline che accompagna in ogni area il pubblico durante la visita, contestualizzando temporalmente il racconto della sezione.

Baule di approfondimento sulla stazione eretta e sul bipedismo

In corrispondenza dell’ingresso e dell’uscita della Sala sono state posizionate poi due quinte grafiche, due piani di racconto che permettono di restituire al visitatore tematiche complessive sui temi museali in mostra. Completa l’allestimento una gradonata laterale ad angolo che offre a chi vi si siede una panoramica di tutta la Sala, pensata per accogliere i gruppi e offrire un punto di partenza alle guide, che hanno qui modo di raccontare e introdurre gli argomenti complessivi delle varie sezioni. Uno spazio di sosta pensato anche per i singoli per godere di un momento di accoglienza con una vista scenografica sull’intero percorso.
Siamo convinti che lo spazio museale debba diventare sempre più un luogo di consapevolezza e identità, un spazio inclusivo, capace di parlare in modi diversi a pubblici differenti, dove incontrarsi e dove voler tornare - hanno raccontato gli architetti Ico Migliore e Mara Servetto -. La volontà dell’intervento di rinnovare la forza identitaria e di racconto della Sala dedicata alla Storia Naturale dell’Uomo è parte di un progetto più ampio attraverso il quale si mira alla restituzione dell’alto valore culturale del Museo di Storia Naturale di Milano: un luogo già di per sé di straordinaria ricchezza che, grazie al nuovo progetto, può offrire diversificati scenari di narrazione per vivere un’esperienza memorabile di approfondimento e conoscenza”.

Focus del Baule di approfondimento con cassetti di scoperta sulle ipotesi evolutive

Lo Studio Migliore+Servetto ha curato anche il progetto del lighting design, dove luce e ombra, concepiti come due elementi dialettici che permeano l’ambiente, creano percorsi e disegnano accenti, definendo il ritmo di visita e di lettura. Il progetto prevede infine anche una diffusione sonora ambientale che accompagna la visita. All’interno del concept definito, il progetto grafico è stato sviluppato da Studio Nexo, mentre quello multimediale da Studio Azzurro. La realizzazione è di Gruppo Fallani.